Giustizia per Ciro
Immobile e Sensi fermati per un turno dopo i rossi: solo condotta antisportiva
Un sollievo per Immobile e per la Lazio. Un turno di squalifica per la Scarpa d’Oro, espulso domenica dall’arbitro Guida al 25’ del secondo tempo della partita con l’Inter. Alla sospensione si è aggiunta una multa di 10 mila euro. Il giudice Gerardo Mastrandrea ha classificato il suo gesto come «condotta gravemente antisportiva per avere colpito da terra, con una manata al volto un avversario». Nel caso in cui la reazione di Ciro fosse stata identificata sotto forma di “condotta violenta” il codice di giustizia sportiva avrebbe previsto un minimo di tre giornate. Il centravanti della Lazio, come ha sottolineato Inzaghi nella pancia dell’Olimpico, è stato “poco furbo”. E diciamo anche che il suo gesto di reazione è stato spontaneo, ma non violento. Non poteva essere applicata la prova televisiva e Mastrandrea ha giudicato sulla base del referto presentato dall’arbitro Guida, intransigente sul campo, perché ha estratto subito il cartellino rosso senza prendere provvedimenti nei confronti di Vidal. Intervento con piede a martello e di sicuro pericoloso (contatto lieve per fortuna di Ciro) e poi si è avventato sul centravanti della Lazio per spingerlo mentre era a terra. La dinamica della lite e la provocazione sono state chiarissime, come il gesto di Ciro nel momento in cui si è sentito trascinato da una spinta. Il giudice Mastrandrea ha applicato lo stesso metro di giudizio nei confronti di Stefano Sensi, il centrocampista dell’Inter espulso da Guida nel finale di partita per la spinta (lievissima) a Patric: «Condotta gravemente antisportiva per avere al 42’ st colpito un avversario che tentava di allontanare con una manata al volto». La sintesi estrema, in parole povere, è che le sceneggiate di Vidal e Patric hanno molto alleggerito i provvedimenti del giudice sportivo nei confronti di Immobile e Sensi, scongiurando guai peggiori. Tre turni di squalifica, per entrambi e sulla base dei fatti, sarebbero stati un’enormità, evitata da Mastrandrea con il gesto derubricato a condotta antisportiva.
CON IL BOLOGNA. Per Inzaghi, non proprio euforico per la chiusura del mercato senza l’acquisto di un altro difensore e per i tagli da decidere in chiave Champions, è almeno una buona notizia. Immobile salterà soltanto la trasferta di Marassi per affrontare sabato 17 ottobre la Sampdoria. Lo ritroverà al debutto nel girone di Champions, il 20 all’Olimpico, con il Borussia Dormund e pochi giorni dopo per il campionato nell’impegno interno con il Bologna. Ciro adesso si potrà dedicare alla Nations League e alla maglia azzurra, cercando di trovare la forma migliore e di guadagnare altri punti nella considerazione del ct Mancini.
A MARASSI. Inzaghi sostituirà Ciro quasi certamente con Felipe Caicedo, in bilico per tutte le estati e come è capitato anche quest’anno. In Qatar il mercato resta aperto sino al 25 ottobre e potrebbero esserci ancora possibilità di trasferimento. L’ecuadoriano, però, ha dimostrato di essere indispensabile. Correa, convocato dal ct Scaloni, tornerà dalla Bolivia (qualificazioni mondiali) soltanto tra giovedì e venerdì, a ridosso della partenza per Genova.
Vedat Muriqi, reduce dal Covid e da uno stiramento, almeno ha evitato la partenza per rispondere alla convocazione del Kosovo. Potrà lavorare durante la sosta a Formello e dovrà sfruttare queste due settimane per intensificare la preparazione, completamente saltata tra infortunio muscolare, attesa del trasferimento, positività (seppur leggera) al virus. Ieri ha sostenuto il suo primo vero allenamento sotto gli occhi dello staff tecnico insieme con Andreas Pereira, l’altro nuovo acquisto, e Luiz Felipe, sulla via del recupero dopo il trauma alla caviglia riportato a Frosinone il 12 settembre. Inzaghi spera di poter contare su tutti e tre il 17 a Marassi. Muriqi sarà pronto?
Niente nazionale per Muriqi: già ieri al lavoro a Formello Pronto per Marassi?