Corriere dello Sport

PLAYOFF, IL PIANO

Torneo in tre fasi di 340 gare: chiusura con Final Eight stile Champions

- Guadagno e Marota

L’accelerazi­one dopo le polemiche sulla partita di Torino Anche Dal Pino positivo al Covid: Gravina in isolamento

La Lega studia piani B o C, tenta di salvare più gare possibili ma non c’è accordo

La Figc ha una bozza stilata nel lockdown Il modello può essere il playoff di serie B

Fase a “orologio”, playoff secchi o Final Eight stile Champions? Poche certezze. E poi c’è il nodo delle tv

È

scattata la corsa ai playoff. Dopo il caos scoppiato per Juve-Napoli, la serie A ha scoperto di dover correre ai ripari e che è diventato urgente trovare il modo di concludere comunque il campionato, nel caso in cui la situazione dovesse precipitar­e e si moltiplica­ssero le gare saltate, senza più la possibilit­à di ricollocar­le in un calendario già adesso intasatiss­imo. Nessuno si aspettava che l’allarme potesse suonare già alla terza giornata. L’altro lato della medaglia, però, è che così c’è il tempo, seppure con una certa fretta, per affrontare la situazione e per individuar­e una o più soluzioni, ovvero i piani B e C che Dal Pino ha garantito a Spadafora essere già allo studio all’interno della Lega.

Anche in Federazion­e, comunque, con Gravina che ha sempre “sponsorizz­ato” questa ipotesi sin dai tempi del lockdown, l’argomento è tornato d’attualità. Si attenderà che via Rosellini decida autonomame­nte, altrimenti, dovesse tardare un accordo - sono ancora diversi, infatti, i club che non vogliono nemmeno prendere in consideraz­ione i play-off – e l’emergenza dovesse aumentare, allora il Consiglio Federale ha ancora la facoltà di intervenir­e, stabilendo un nuovo format attraverso cui terminare il torneo.

DUE FASI. Negli uffici della Lega, comunque, si sta ragionando su una serie di linee guida. E, non appena il quadro sarà più chiaro, si allargherà il confronto anche alle società. La prima necessità, ad esempio, è quella di non tagliate troppe partite, rispetto alle 380 di un campionato regolare. L’obiettivo sarebbe quello di non scendere sotto le 340-350. E per farlo, c’è l’idea di allestire una “post-season” non in una ma in due fasi, una volta determinat­o lo stop del torneo. Ovviamente dipende dalla giornata in cui ci sarebbe l’alt. Ma se dovesse accadere alla fine del girone di andata, allora ci potrebbe essere appunto una prima fase in cui ogni squadra affronta un limitato numero di avversari – magari le formazioni che seguono più direttamen­te in classifica, ovvero la cosiddetta “fase orologio” -, al termine della quale, sommando i punti del girone di andata, si arriverebb­e ad una classifica definitiva. Con tale soluzione, ci sarebbe maggiore tutela per i valori in campo. Ad esempio, una grande ha margine per recuperare qualora, a causa di infortuni o di altri fattori esterni, abbia avuto una prima parte di campionato particolar­mente sfortunata. Conclusa questa fase, le squadre verrebbero divise e comincereb­bero i veri play-off, con i vari traguardi da raggiunger­e. Le prime si giocherebb­ero lo scudetto, un altro gruppo i posti in Europa League, le ultime la salvezza, e chi resterebbe soltanto la posizione finale, che fissa anche la quota di premio finale.

FINAL EIGHT. Come si può intuire sono ancora parecchi i nodi da sciogliere. Tanto per cominciare, quando e come verrà, eventualme­nte, fermato il campionato, e in base a quali criteri verrebbe cristalliz­zata la classifica. E anche il numero delle squadre che si contendera­nno gli obiettivi finali sarà certamente materia del contendere, con inevitabil­i polemiche. Ad esempio, le prime 4 potranno mai accettare di rischiare di perdere il posto Champions, allargando il play-off scudetto a quinta e sesta? Insomma, non sarà facile trovare un’intesa. Ecco perché la Federazion­e vigila, avendo, peraltro, una propria bozza di play-off da sviluppare in caso di necessità. L’ispirazion­e è quella delle “Final 8” con cui si sono concluse Champions ed Europa League. Avendo più margine, peraltro, si potrebbero prevedere gare di andata e di ritorno, magari garantendo un vantaggio per la squadra meglio classifica­ta, come accade nei playoff e nei play-out di serie B. Da

non escludere l’eventualit­à di dover individuar­e una o più location sicure dove far disputare le partite. Il punto debole di questo formato, però, è che comportere­bbe un drastico taglio delle partite. Soprattutt­o se lo stop dovesse effettivam­ente avvenire al termine del girone di andata. Meno partite sì, ma molto più spettacolo, visto che saranno tutte sfide da dentro o fuori: è l’obiezione che arriva da via Allegri. Tutta da capire, però, quale sarà la posizione delle tv davanti ad un simile scenario. Tenuto conto, peraltro, della tensione già esistente tra Lega e Sky, dopo che quest’ultima si è rifiutata di pagare l’ultima rata dei diritti per la scorsa stagione. E senza trascurare il fatto che nelle prossime settimane verrà anche rilasciato il bando di vendita per il triennio 2021-24.

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BARTOLETTI Una fase di Lazio-Inter di domenica
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