RONALDO AL PALO LA SPAGNA SI SALVA
Poche emozioni a Lisbona davanti a 2500 spettatori CR7 tra i pochi a distinguersi Candidatura congiunta tra Spagna e Portogallo per il Mondiale 2030
Più amichevole di così, non si può. Tanto che Portogallo e Spagna, prima del fischio d’inizio del sempre sfizioso derby iberico, colgono l’occasione per annunciare ufficialmente la loro candidatura congiunta per ospitare i Mondiali del 2030, che seguiranno le due rassegne iridate già assegnate al Qatar, nel 2022, e a Canada, Stati Uniti e Messico, nel 2026. I due Paesi se la dovranno vedere con l’agguerrita concorrenza del Marocco e con quella collettiva di Uruguay, Argentina, Paraguay e Cile. Antonio Costa e Pedro Sanchez, rispettivamente primo ministro lusitano e spagnolo, appoggiano in pieno il progetto e confidano di poter guadagnare, nel congresso della Fifa del 2024, i voti necessari per assicurare al rinnovato Santiago Bernabeu di Madrid la finalissima della Coppa del Mondo del 2030, edizione a cui dovrebbero partecipare 48 Paesi diversi.
AL RISPARMIO. Poi, è tempo per la partita, che le due compagini disputano a ritmi piuttosto compassati davanti ai 2.500 tifosi a cui è stato permesso accedere al José Alvalade, tana abituale dello Sporting Lisbona. Formazioni decisamente influenzate dagli imminenti impegni di Nations League, che vedranno i campioni uscenti del Portogallo vedersela nei prossimi giorni con Francia e Svezia, mentre la Roja è attesa dai confronti con Svizzera e Ucraina. Tra i rincalzi, così, finiscono anche alcuni dei protagonisti più attesi, ad iniziare da Joao Felix e Ansu Fati. Chi gioca, sempre e comunque, è Cristiano Ronaldo, determinato ad accorciare ulteriormente le distanze dal record di Ali Daei, massimo marcatore a livello di Nazionali, a quota 109 reti.
LEGNI LUSITANI. Meglio la Spagna nella prima frazione, anche se alla resa dei conti, il portiere di casa, Rui Patricio, si limita a neutralizzare un paio di tiri dalla lunga distanza. Decisamente più pericolosi, nella ripresa, i locali, che colgono due traverse clamorose, con palla che poi sbatte in entrambe i casi nei pressi della linea, con Cristiano Ronaldo e Renato Sanchez. CR7, in vista del big match con la Francia di domenica, attorno alla mezz’ora si rassegna a cedere il posto a Joao Felix, per una volta senza la gioia di una rete personale. Con il Portogallo ne aveva segnati 16 nei 10 impegni precedenti. Sarà per la prossima volta.