INTER, POSITIVI BASTONI E SKRINIAR
La società ha già attivato le contromisure Preoccupano i giocatori in giro per le partite internazionali E c’è stato un caso anche nel Marocco di Hakimi L’azzurro era con l’Under 21, lo slovacco con la sua nazionale: all’Inter scatta l’emergenza, Pinetina
Allarme virus alla Pinetina. E pensare che fino a pochi giorni fa il pianeta interista non aveva dovuto avere a che fare con il Covid. L’unica eccezione aveva riguardato il dottor Volpi, responsabile dell’area medica. Ma era accaduto a fine marzo, ovvero in pieno lockdown. Invece, nel giro di due giorni, ecco la positività di Bastoni, ufficializzata ieri dal club, e poi, stando alle indiscrezioni rimbalzate dalla Slovacchia, anche quella di Skriniar, per cui si attende l’esito di un secondo test per averne la definitiva certezza. In casa nerazzurra, si è immediatamente innescata l’unità di crisi. I pochi giocatori non convocati – in tutto 9: Handanovic, Radu, Padelli, Ranocchia, Darmian, Young, Gagliardini, Nainggolan, più l’infortunato vecino - ieri, avevano appuntamento ad Appiano Gentile per una seduta pomeridiana. Il programma è stato subito aggiornato: niente allenamento di gruppo, ma lavoro individuale, e soprattutto, prima di scendere in campo, tampone per tutti. L’esito è atteso per oggi, quando ci sarà un altro giro di test, sia molecolari sia sierologici. La conferma del contagio di Bastoni, però, impone l’isolamento fiduciario per il gruppo-squadra, almeno per quanto ne resta. L’Inter si augura che l’Ats – per oggi sono previste le comunicazioni ufficiali conceda di fare la spola tra casa e il centro sportivo, come era accaduto al Milan. In base alle ultime evoluzioni, però, con il richiamo all’applicazione rigorosa del protocollo, è più facile credere che verrà svolto alla Pinetina, sfruttando la nuova club-house recentemente inaugurata.
ASINTOMATICO. Tornando a Bastoni, il difensore era risultato negativo al tampone effettuato prima del match con la Lazio. E stesso esito aveva avuto anche il primo test con l’Under 21 a cui il giocatore si era sottoposto già domenica sera. Positivi, invece, quello di lunedì e anche quello di controllo, fatto ieri. Insomma, la speranza è che quando Bastoni è stato in contatto con gli altri giocatori nerazzurri, da negativo, non fosse contagioso. Certo ora dovrà restare in quarantena per almeno 14 giorni. Poi, servirà un doppio tampone negativo per essere “liberato”. Anche per il difensore si deciderà oggi se resterà isolato a casa o se utilizzerà una stanza della Pinetina. Sicura, ad ogni modo, la sua assenza nel derby. Sulla carta, ci sarebbe margine per il match di Champions con il Borussia Moenchengladbach, ma dipenderà dall’evoluzione. Intanto, è importante che continui a non avere sintomi.
SECONDA TEGOLA. Se l’Inter può tenere direttamente sotto controllo la situazione alla Pinetina, il vero timore però adesso è di ricevere brutte notizie dai nazionali sparsi per il mondo. Per tutti, il protocollo prevede un tampone a 48 ore dalla partita. La Slovacchia ha effettuato un giro martedì, visto che stasera giocherà contro l’Irlanda. E, come premesso, Skriniar sarebbe risultato positivo. Così, per oggi, è atteso il risultato di un nuovo test. Da capire, poi, dove eventualmente il difensore dovrà trascorrere la sua quarantena. Facile credere che non potrà tornare in Italia ma che dovrà restare in Slovacchia. Insomma, ce n’è abbastanza per aspettare con le dita incrociate l’esito dei test per tutti i nazionali. Di sicuro, però, non può lasciare tranquilli il fatto che un giocatore della nazionale marocchina, Nabil Dirar, centrocampista del Fenerbahce, sia stato trovato positivo. Hakimi, evidentemente, è risultato negativo. Come Lautaro, stando a quanto rimbalzato dall’Argentina. Occorre, però, considerare il tempo di incubazione e quindi la preoccupazione terrà banco almeno per qualche altro giorno.