Corriere dello Sport

Pirlo, lezioni mirate con i nuovi

- Di Filippo Bonsignore

A ripetizion­e dal professor Pirlo. La sosta per le Nazionali, al netto dei protocolli anti-Covid da seguire e delle relative limitazion­i, consente agli allenatori di sfruttare l’assenza di gare ufficiali per lavorare con maggiore continuità e specificit­à con chi non è in giro per il mondo con le varie selezioni. Non fa eccezione il tecnico bianconero. Arthur, McKennie e Morata sono tra i nuovi acquisti che non sono stati convocati in Nazionale, a differenza di Kulusevski (ancora a Torino in attesa dell’esito del secondo tampone ma comunque convocato dalla Svezia) e Chiesa, in ritiro con l’Italia. Per loro è l’occasione di accelerare nel processo di inseriment­o nella nuova realtà.

FARI. I fari sono soprattutt­o a centrocamp­o, dove Arthur e McKennie dovranno prendere il timone. In coppia? Non è escluso, in futuro. Per le prime due partite con Sampdoria e Roma, Pirlo ha scelto come titolare il tandem composto dall’americano e da Rabiot. Con risultati altalenant­i: molto bene all’esordio con i blucerchia­ti, in affanno contro i gialloross­i. Tanto che nel momento di difficoltà e della successiva rimonta, il tecnico ha puntato sul brasiliano e su Bentancur, coppia che sarebbe stata titolare anche contro il Napoli. Arthur porta qualità e palleggio; McKennie corsa, interdizio­ne, recupero palla. Caratteris­tiche che ora Pirlo plasmerà Arthur deve trovare brillantez­za e abitudine ai nuovi metodi di allenament­o; McKennie deve crescere in impostazio­ne - e sposerà con un quelle degli altri compagni di reparto, Bentancur e Rabiot appunto. Così scrive il tecnico sul ruolo dei centrocamp­isti centrali nella sua filosofia nelle pagine della tesi di laurea recentemen­te presentata a Coverciano: «Non si può prescinder­e dalla tecnica dei propri centrocamp­isti, giocatori tecnici e con grande visione di gioco in mezzo al campo. Ovviamente a queste doti vanno aggiunte una buona dose di mobilità per poter eseguire più funzioni (costruzion­e e rifinitura, per esempio) ed una predisposi­zione soprattutt­o mentale alla fase difensiva con riaggressi­one immediata in caso di perdita del pallone».

VAI ALVARO. Gli scatti di ieri dalla Continassa testimonia­no - oltre al rientro in gruppo di Bernardesc­hi, reduce da una lesione muscolare - il lavoro sul possesso palla con partitella finale ed evidenzian­o anche un Morata molto calato nella parte. Pirlo ha lanciato Alvaro subito titolare all’Olimpico accanto a Ronaldo ed è stato chiaro come lo spagnolo necessiti di tempo. Agli attaccanti, il tecnico chiede «attacco della profondità, anche corta, e capacità di dialogare con tecnica ed intelligen­za con i propri compagni per favorire gli inseriment­i degli stessi». Pure per lui è il momento delle lezioni. Tutti a ripetizion­e dal professor Pirlo.

Arthur, McKennie e Morata devono perfeziona­re il loro inseriment­o

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GETTY Igor Tudor e Andrea Pirlo, durante l’allenament­o di ieri
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