Pirlo, lezioni mirate con i nuovi
A ripetizione dal professor Pirlo. La sosta per le Nazionali, al netto dei protocolli anti-Covid da seguire e delle relative limitazioni, consente agli allenatori di sfruttare l’assenza di gare ufficiali per lavorare con maggiore continuità e specificità con chi non è in giro per il mondo con le varie selezioni. Non fa eccezione il tecnico bianconero. Arthur, McKennie e Morata sono tra i nuovi acquisti che non sono stati convocati in Nazionale, a differenza di Kulusevski (ancora a Torino in attesa dell’esito del secondo tampone ma comunque convocato dalla Svezia) e Chiesa, in ritiro con l’Italia. Per loro è l’occasione di accelerare nel processo di inserimento nella nuova realtà.
FARI. I fari sono soprattutto a centrocampo, dove Arthur e McKennie dovranno prendere il timone. In coppia? Non è escluso, in futuro. Per le prime due partite con Sampdoria e Roma, Pirlo ha scelto come titolare il tandem composto dall’americano e da Rabiot. Con risultati altalenanti: molto bene all’esordio con i blucerchiati, in affanno contro i giallorossi. Tanto che nel momento di difficoltà e della successiva rimonta, il tecnico ha puntato sul brasiliano e su Bentancur, coppia che sarebbe stata titolare anche contro il Napoli. Arthur porta qualità e palleggio; McKennie corsa, interdizione, recupero palla. Caratteristiche che ora Pirlo plasmerà Arthur deve trovare brillantezza e abitudine ai nuovi metodi di allenamento; McKennie deve crescere in impostazione - e sposerà con un quelle degli altri compagni di reparto, Bentancur e Rabiot appunto. Così scrive il tecnico sul ruolo dei centrocampisti centrali nella sua filosofia nelle pagine della tesi di laurea recentemente presentata a Coverciano: «Non si può prescindere dalla tecnica dei propri centrocampisti, giocatori tecnici e con grande visione di gioco in mezzo al campo. Ovviamente a queste doti vanno aggiunte una buona dose di mobilità per poter eseguire più funzioni (costruzione e rifinitura, per esempio) ed una predisposizione soprattutto mentale alla fase difensiva con riaggressione immediata in caso di perdita del pallone».
VAI ALVARO. Gli scatti di ieri dalla Continassa testimoniano - oltre al rientro in gruppo di Bernardeschi, reduce da una lesione muscolare - il lavoro sul possesso palla con partitella finale ed evidenziano anche un Morata molto calato nella parte. Pirlo ha lanciato Alvaro subito titolare all’Olimpico accanto a Ronaldo ed è stato chiaro come lo spagnolo necessiti di tempo. Agli attaccanti, il tecnico chiede «attacco della profondità, anche corta, e capacità di dialogare con tecnica ed intelligenza con i propri compagni per favorire gli inserimenti degli stessi». Pure per lui è il momento delle lezioni. Tutti a ripetizione dal professor Pirlo.
Arthur, McKennie e Morata devono perfezionare il loro inserimento