Corriere dello Sport

PATTO CHAMPIONS TRA I SENATORI

Fonseca si affida ai più esperti per riportare la Roma tra le grandi Dzeko, Pedro, Mkhitaryan e Smalling: la loro forza nasce anche fuori dal campo. La Premier li ha forgiati, sono una risorsa per la squadra

- Di Guido D’Ubaldo

Paulo Fonseca si affida ai veterani. Dzeko, Pedro, Mkhitaryan e Smalling, in ordine di anzianità, sono gli ultra trentenni che hanno maturato grande esperienza nella Premier e hanno fatto un patto per riportare la Roma in alto. Saranno i senatori che guideranno un gruppo di giovani, tra i quali sta crescendo Lorenzo Pellegrini, destinato a diventare il capitano quando non ci sarà più Dzeko. Aiuteranno l’allenatore nella gestione dello spogliatoi­o. I quattro si sono sentiti durante l’estate, condividen­do l’obiettivo di non voler vivere una stagione anonima. Fonseca dopo un’estate burrascosa vuole voltare pagina con Dzeko, dopo la lite post-Siviglia.

ESPERIENZA PREMIER. Con il ritorno di Smalling il tecnico è stato accontenta­to, ha potenziato la difesa con quello che sarà il leader del reparto. L’inglese, 31 anni da compiere il 22 novembre, è già rimpianto dai tifosi del Manchester United, che sui social hanno rivolto una valanga di critiche alla società. Ieri l’inglese ha svolto il primo allenament­o con i vecchi compagni, come se non se ne fosse mai andato. Smalling nella sua prima stagione in gialloross­o aveva legato molto con Dzeko e Mkhitaryan, che aveva sfidato in Premier League. Il primo quando vestiva la maglia del Manchester City, in un derby molto sentito. Il secondo contro l’Arsenal, dopo essere stato suo compagno nello United per una stagione e mezza, dal 2016 al gennaio 2018. Nel 2017, sotto la guida di Mourinho, i Reds hanno vinto l’Europa League, battendo in finale l’Ajax per 2-0. Il secondo gol è stato realizzato da Mkhitaryan su assist di Smalling. Pedro ha giocato per cinque stagioni nel Chelsea. Quando è stato contattato dalla Roma i primi a chiamare sono stati i colleghi che aveva affrontato in Premier. Smalling durante l’estate ha trascorso parte delle vacanze in Sardegna, dove ha incrociato anche Dzeko e Mkhitaryan. Con i due è rimasto in contatto nei due mesi trascorsi lontano da Roma, trasferend­o sentimenti contrastan­ti durante l’estenuante trattativa, portata avanti tra alti e bassi. I senatori si ritrovano a volte anche fuori dal campo, con le famiglie. Dzeko abita a Casal Palocco, Mkhitaryan all’Eur, Pedro ha preso da poco una villa dalle parti del Divino Amore e Smalling resterà sull’Appia Antica.

POCO TURN OVER. Fonseca aveva chiesto ai dirigenti di aggiungere esperienza alla squadra della passata stagione. Il mercato gialloross­o si è orientato in quella direzione. Sono rimasti Mkhitaryan e Smalling, acquistati definitiva­mente, è arrivato Pedro, che l’allenatore aveva chiesto già a gennaio e con il quale aveva parlato in quel periodo. L’armeno e l’inglese avevano pienamente convinto il tecnico portoghese, su Pedro l’allenatore si è convinto subito, quando ha verificato che lo spagnolo è in buone condizioni fisiche e che può dare ancora molto per un paio di anni. Pedro ha dimostrato da subito di essere molto motivato, la presenza nella Roma di giocatori di prima fascia come quelli che ha incrociato in Premier lo ha convinto ad accettare. Lo ha dichiarato il giorno della presentazi­one. Per mettere insieme Pedro e Mkhitaryan alle spalle di Dzeko, nel nuovo modulo scelto dalla fine della scorsa stagione, Fonseca ha riportato Pellegrini a centrocamp­o, dopo averlo fatto giocare per un anno intero da trequartis­ta. Alla ripresa del campionato il tecnico portoghese potrà contare sull’organico definitivo, Smalling farà il debutto contro il Benevento e con gli altri tre senatori sarà spesso in campo, se saranno in buone condizioni non faranno molto turn over. Per vincere serve la loro esperienza, difficile rinunciarv­i.

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