Corriere dello Sport

Lotito-Inzaghi, contatto a Formello

PRESIDENTE E TECNICO SI SONO INCROCIATI LUNEDÌ

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ROMA - Il rinnovo di Inzaghi è una spy-story fatta di silenzi, incontri veri o presunti, confermati e smentiti. Il vertice tra Lotito e Simone era stato programmat­o durante la sosta: ci siamo arrivati, s’attende l’ora della verità. Il retroscena è legato a lunedì scorso. Inzaghi ha pranzato a Formello con Tare, era presente anche Alessandro Matri, nuovo collaborat­ore del direttore sportivo. In ballo c’era la composizio­ne delle liste per il campionato e per la Champions, comunicate ufficialme­nte il giorno dopo. Simone è rimasto qualche ora a Formello, intorno alle 17 è spuntato il presidente Lotito. Si sono incrociati e non sarebbe mancato un accenno alla situazione contrattua­le dell’allenatore. Non basta per decifrare il futuro. Tutte le ipotesi restano aperte, non è consigliab­ile azzardare pronostici, solo il tempo chiarirà gli scenari. Inzaghi è in scadenza a giugno e alle domande sul rinnovo ha sempre risposto senza particolar­i slanci: «Non c’è fretta». l’annuncio. Il diesse Tare pochi giorni fa è stato l’annunciato­re del summit e da sempre ha il compito di moderatore tra presidente e allenatore, spinge per il sì: «Inzaghi sa che la Lazio è casa sua. Non c’è un problema Lotito-Inzaghi, tutt’altro. C’è una stima reciproca e una consideraz­ione importante. Nel momento opportuno ci siederemo insieme e mi auguro che continuere­mo ancora per tanti anni». La frase faceva presuppore un’offerta pluriennal­e. Nel giugno 2019 la firma è stata apposta su un contratto di un anno (scadenza 2021) a fronte di una proposta societaria di due anni.

I PASSI. Se l’incrocio presidente-allenatore di lunedì non è stato soltanto un saluto si capirà nei prossimi giorni. Lotito è a Roma, Inzaghi allena la squadra a Formello. Fino al 17 ottobre, giorno di Samp-Lazio, non ci sono impegni di nessun tipo in programma. Alla ripresa, invece, si giocherà ripetutame­nte. La trattativa può entrare nel vivo, basta solo volerlo. Lotito e Inzaghi, presidente pater familias e allenatore-rampollo, hanno vissuto un’estate tribolata. Lotito per via delle trattative fiume e del ritardo di alcuni tesseramen­ti dovuti al mercato bloccato dalle uscite. Inzaghi si è impuntato e irrigidito aspettando i rinforzi, si sono sbloccati nella settimana che ha preceduto il gong. Nel tempo ha sempre scelto di firmare, di proseguire la sua storia d’amore con la Lazio, anche durante la guerra fredda, quando l’idillio con il presidente è stato messo a dura prova. La spy-story continua, s’aspettano le prossime puntate. La premessa resta la stessa: Lotito e Inzaghi non sono condannati a restare uniti. Al contrario, se vogliono continuare insieme, possono farlo come sempre, da compromess­i sposi. Se per uno o più anni si vedrà.

È l’ora della verità si attende il vertice decisivo: ecco tutti gli scenari possibili

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FOTONOTIZI­A Il presidente Lotito, 63 anni, con Simone Inzaghi, 44 anni

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