IL PIANO MILAN SUBITO I RINNOVI
Le strategie rossonere: la Champions non è un obbligo C’è fiducia per il sì di Donnaruma e Calhanoglu (ma il turco chiede 5 milioni). Mercato: tanti giovani
La Champions League resta l’obiettivo primario, ma nessun dramma se il Milan non dovesse raggiungerla a fine stagione. Nell’incontro tra stampa e dirigenza, andato in scena ieri a San Siro, il management rossonero ha tracciato un bilancio del mercato appena terminato e le linee guida per il futuro. Paolo Maldini insieme a Frederic Massara e Ivan Gazidis sono convinti che la campagna di rafforzamento sia stata positiva e che la squadra sia più competitiva del passato. L’obiettivo è migliorare le posizioni delle passate stagioni, ma senza mettere fretta o pressioni alla squadra di Stefano Pioli. L’amministratore delegato ha sottolineato che l’impegno societario non cambierà direzione, con o senza Champions. La proprietà ha in mente un progetto di 2-3 anni (oltre ai 2 già utilizzati) per risollevare la squadra, che però sarà inevitabilmente condizionato dal rispetto del Fair Play Finanziario e dalla crisi del Covid-19. Il Milan vuole inserirsi nella lotta al vertice ma senza tensioni, la dirigenza è consapevole che altre squadre sono più attrezzate dei rossoneri per i primi posti della classifica.
RINNOVI. Il focus dei prossimi giorni sarà tutto sui prolungamenti contrattuali di Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu. Per Gazidis e Maldini c’è fiducia per i rinnovi di due pilastri della squadra, giocatori che si sentono integrati e che sono un patrimonio importante della società. Da parte del Milan c’è ottimismo ma sulle cifre c’è ancora distanza economica tra domanda e offerta. Calhanoglu attraverso il suo agente ha chiesto un ingaggio da top player, supportato anche dai numeri perché il turco dal lockdown in poi è diventato il giocatore più decisivo dei rossoneri in termini di assist e di gol. Calhanoglu vorrebbe essere trattato come Donnarumma e Ibrahimovic e avrebbe chiesto cifre attorno ai 5 milioni di euro, invece la dirigenza ne offre un paio in meno, inoltre ci sono già società straniere in agguato. Si lavora anche al prolungamento di Gianluigi Donnarumma e presto ci sarà un incontro con Mino Raiola. Il portiere di Castellammare vorrebbe rimanere e il management è consapevole che per trattenerlo in rosa dovrà alzare lo stipendio di sei milioni che attualmente percepisce Gigio. Da valutare anche l’inserimento di una clausola risolutoria, ma il Milan spinge per non introdurla nel contratto, a differenza di Raiola.
MERCATO. Ci sarà sempre un occhio di riguardo per le occasioni di mercato, come accaduto in estate con Tonali, Diaz o il giovane Hauge, e per questo Maldini e Massara
si sono detti pronti a studiare già i profili per la finestra invernale, dove la proprietà metterà a disposizione un budget importante. Non a caso nelle ore finali del calciomercato che si è appena concluso la dirigenza avrebbe avuto la possibilità di prendere giocatori come Mohamed Simakan dello Strasburgo oppure Ozan Kabak dello Schalke, ma le richieste economiche dei club di appartenenza erano spropositate, così Maldini e Massara hanno preferito rimandare la spesa a gennaio e non investire una cifra superiore al valore reale dei giocatori cercati. Tuttavia l’attesa sarà breve perché tra meno di 3 mesi sarà già tempo di acquisti, e nel frattempo il Milan non andrà a pescare nel mercato degli svincolati. Le esigenze tutt’ora sono in difesa e in attacco, e proprio alla domanda sulle voci di un possibile arrivo di Mario Mandzukic, la società ha precisato che non si saranno ulteriori innesti. Il Milan non cercherà profili da 50 milioni (e il riferimento alle voci su Federico Chiesa è voluto), ma giocatori giovani dall’ingaggio alla portata del club, proseguendo con la teoria dei piccoli passi.