Corriere dello Sport

E il freddo riesce a risvegliar­e una Ferrari

Leclerc parte in seconda fila con Verstappen. Vettel 11° Bottas primo, beffato Hamilton

- Solms

Per una volta, ecco la Formula 1 in versione talent: si arriva su una pista sconosciut­a, si mettono giù le ruote per un’oretta, si cerca la pole così d’emblée, quindi si corre. Chi ci ha capito ci ha capito, e gli altri s’arrangiano.

Il piccolo evento di giornata, ieri al Nürburgrin­g nel freddo «da doppio paio di calzini» come l’ha simpaticam­ente definito Ricciardo, è stato la dignitosa competitiv­ità della Ferrari, al via in seconda fila con Leclerc (quarto) e appena fuori dalla Q3 con Vettel (undicesimo).

Ma bisogna fare una tara: la Rossa, in queste particolar­i condizioni, vale un po’ meno di come l’abbia piazzata Charles, e qualcosa più della posizione di Sebastian. Se il primo continua a metterci del suo con una fiducia che rasenta l’atto di fede, il secondo è in lite perenne con l’assetto: il retrotreno gli scappa di qua e di là.

SUBITO BENE. Il passetto in avanti è stato palese fin dall’ora di prove libere, l’unica dopo l’annullamen­to delle attività del venerdì per nebbia. Già in quel momento le Mercedes erano davanti, con Bottas più veloce di Hamilton come poi sarebbe stato confermato in qualificaz­ione. E lì, immediatam­ente dietro la luminosa Stella c’era Leclerc in agguato, davanti a Verstappen e con Vettel quinto.

Anche la Q2, in cui la scelta delle gomme per la partenza dice molto sul potenziale delle squadre, parlava in favore delle Ferrari: solo loro, le Mercedes e un coraggioso Ricciardo, infatti, provavano a fare il tempo con le Pirelli medie gialle, mescola più durevole (ma più lenta) rispetto alle gomme soft rosse e in grado di farti fermare più tardi per un unico pit stop. Se ha tentato anche la Ferrari, vuol dire che era a suo agio. In questa fase Vettel è rimasto tagliato fuori dalla Q3, ma è undicesimo ed è pur sempre la miglior posizione che dia il vantaggio della libera scelta di gomme per il via. Cerchiamo di guardare al bicchiere pieno per un quarto.

DELUSO E CONTENTO. La differenza di approccio con la macchina tra i due ferraristi si è notata ieri non solo con i tempi in pista, ma anche poi nelle interviste. Se Vettel ha dichiarato «sulla macchina che ho non posso fare di più», Leclerc si è detto «contentiss­imo, perché il freddo solitament­e ci crea difficoltà e invece qui è andata bene». Per la cronaca: dieci gradi scarsi (18 sull’asfalto), e anche oggi si batteranno i denti.

Curiosità: proprio il freddo ha spinto la Mercedes a usare per la prima volta in qualificaz­ione il DAS, l’ordigno che attraverso lo scatto longitudin­ale del volante consente di variare la convergenz­a, aiutando le gomme anteriori ad andare in temperatur­a. Non si può dire non abbia funzionato, pur trattandos­i dell’undicesima pole della Stella tedesca in altrettant­i tentativi quest’anno.

Il bello (per chi guarda) è che nessuno sa bene come funzionino sulla distanza le gomme perché non ci sono stati i long rung (tratti simulati di gara). La serie più lunga è stata di cinque giri (provata da Verstappen), dunque il GP tedesco sarà un salto nel buio un po’ per tutti.

Le ambizioni sappiamo quali siano: Bottas è in pole e dopo aver negato ad Hamilton già in Russia la vittoria numero 91 che vale il pareggio con Michael Schumacher, vorrebbe farlo anche al Nürburgrin­g, che di Schumi era la casa. Per la ragione esattament­e opposta Lewis non gli darà tregua. Verstappen (terzo) era in pole dopo il primo dei due tentativi e si avvia sulla linea più veloce (a destra c’è meno aderenza). Ma la Ferrari ieri ha risposto presente, e ciò dà coraggio: vedete come basti poco a far tornare il sorriso, di questi tempi?

Sul fronte del mercato, siamo prossimi alla conferma da parte dell’Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi (ieri brillante e passato in Q2: 14º) e Kimi Raikkonen (19º) per il 2021.

L’Alfa Romeo verso la conferma di Giovinazzi (14º) e Raikkonen (19º)

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