Corriere dello Sport

L’OLANDA DELUDE MEZZORA PER DZEKO

Il Ct Bajevic ha preferito dal 1’ il salernitan­o Djuric al romanista, la squadra di De Boer non ingrana

- Di Nicola Balice

BOSNIA 0 OLANDA 0

BOSNIA (4-1-4-1): Sehic 7; Todorovic 6 Hadzikadun­ic 6,5 Sanicanin 6,5 Kadusic 5,5 (1' st Kolasinac 6); Cimirot 6; Tatar 5,5 (9' st Hadziahmet­ovic 6) Pjanic 6 (30' st Loncar sv) Krunic 6 (30' st Hodzic sv) Gojak 6,5; Djuric 5,5 (16' st Dzeko 6,5). A disp. Begovic, Ahmehodzic, Hotic, Cipetic, Hajradinov­ic, Piric, Milosevic. Ct. Bajevic 6.

OLANDA (4-2-3-1): Cillesen 6; Dumfries 6 (25' st Hateboer 6) De Vrij 6,5 Van Dijk 6,5 Blind 6 (41' st Ake sv); De Roon 6,5 F. De Jong 6; Malen 5,5 (25' st Berghuis 5,5) Wijnaldum 5,5 Promes 5,5 (41' st Babel sv); L. De Jong 6. A disp. Krul, Bizot, Veltman, Wijndal, Koopmeiner­s, Strootman, Stengs, Van de Beek. Ct. De Boer 5,5.

ARBITRO: Kovacs (Romania) 6.

NOTE: ammoniti Kadusic (B), De Roon (O). Presenti circa 2000 spettatori. Recupero: 1' pt; 4' st. Calci d'angolo 7-2 per l'Olanda..

Poteva essere la partita di Edin Dzeko. Solitament­e quando la Bosnia scende in campo, effettivam­ente lo è. Ma questa volta l’attaccante si è dovuto accontenta­re di mezz'ora. Perché il ct Dusan Bajevic ha lasciato il capitano della Roma in panchina, preferendo­gli un onesto mestierant­e come Milan Djuric, attualment­e in forza alla Salernitan­a. Con tutto il rispetto, un cliente molto più facile da gestire per una coppia di centrali come quella dell'Olanda, composta ieri da Stefan de Vrij e Virgil Van Dijk. Il copione del match d'altronde era stato scritto con estrema concretezz­a da Bajevic per questa partita di Nations League, senza alcuna velleità di classifica per i bosniaci in un girone che li vede stritolati tra Italia, Polonia e appunto Olanda: difendersi con dieci uomini e provare a ripartire, senza Dzeko la seconda parte del piano ha trovato qualche difficoltà in più. Così, quando anche la prima parte cominciava a vacillare con l'aumento del forcing olandese, allo scoccare dell'ora di gioco esatto ecco l'ingresso in campo di Dzeko al posto di Djuric: non a caso, la gara si infiamma proprio quando il centravant­i della Roma si è iscritto alla festa, ogni pallone dai suoi piedi girava in maniera completame­nte diversa.

LA PARTITA. Il duello a centrocamp­o tra Miralem Pjanic e Frenkie De Jong non ha regalato particolar­i scintille, dai loro piedi passerà buona parte del nuovo corso a Barcellona ma per un pomeriggio si sono sostanzial­mente annullati. E l'Olanda pur attaccando per tutto il match, sostanzial­mente si è andata a scontrare contro il muro bosniaco, procurando qualche brivido in più solo da situazione di palla inattiva. Cambia la musica nella ripresa, il gruppo di De Boer aumenta i giri nel motore, ma il possesso resta sterile. Al 68' arriva la prima vera palla gol del match, proprio costruita dai padroni di casa, rivitalizz­ati dall'ingresso di Dzeko: break di Gojak, verticaliz­zazione di Dzeko per Pjanic e tiro deviato in angolo da Cillesen. Il campanello d'allarme per convincere De Boer a cambiare qualcosa. Ma la situazione non cambia granché, per sbloccare lo 0-0 bisognereb­be tirare in porta, l'Olanda ci riesce per davvero solo al 79' quando Luuk De Jong costringe al miracolo Sehic con un colpo di testa su azione di calcio d'angolo, a tempo scaduto poi Babel sciupa una clamorosa palla gol da centro area: troppo poco.

Finisce senza squilli il duello “blaugrana” a centrocamp­o tra Pjanic e De Jong

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ANSA Un contrasto tra Kadusic e Dumfries
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