L’OLANDA DELUDE MEZZORA PER DZEKO
Il Ct Bajevic ha preferito dal 1’ il salernitano Djuric al romanista, la squadra di De Boer non ingrana
BOSNIA 0 OLANDA 0
BOSNIA (4-1-4-1): Sehic 7; Todorovic 6 Hadzikadunic 6,5 Sanicanin 6,5 Kadusic 5,5 (1' st Kolasinac 6); Cimirot 6; Tatar 5,5 (9' st Hadziahmetovic 6) Pjanic 6 (30' st Loncar sv) Krunic 6 (30' st Hodzic sv) Gojak 6,5; Djuric 5,5 (16' st Dzeko 6,5). A disp. Begovic, Ahmehodzic, Hotic, Cipetic, Hajradinovic, Piric, Milosevic. Ct. Bajevic 6.
OLANDA (4-2-3-1): Cillesen 6; Dumfries 6 (25' st Hateboer 6) De Vrij 6,5 Van Dijk 6,5 Blind 6 (41' st Ake sv); De Roon 6,5 F. De Jong 6; Malen 5,5 (25' st Berghuis 5,5) Wijnaldum 5,5 Promes 5,5 (41' st Babel sv); L. De Jong 6. A disp. Krul, Bizot, Veltman, Wijndal, Koopmeiners, Strootman, Stengs, Van de Beek. Ct. De Boer 5,5.
ARBITRO: Kovacs (Romania) 6.
NOTE: ammoniti Kadusic (B), De Roon (O). Presenti circa 2000 spettatori. Recupero: 1' pt; 4' st. Calci d'angolo 7-2 per l'Olanda..
Poteva essere la partita di Edin Dzeko. Solitamente quando la Bosnia scende in campo, effettivamente lo è. Ma questa volta l’attaccante si è dovuto accontentare di mezz'ora. Perché il ct Dusan Bajevic ha lasciato il capitano della Roma in panchina, preferendogli un onesto mestierante come Milan Djuric, attualmente in forza alla Salernitana. Con tutto il rispetto, un cliente molto più facile da gestire per una coppia di centrali come quella dell'Olanda, composta ieri da Stefan de Vrij e Virgil Van Dijk. Il copione del match d'altronde era stato scritto con estrema concretezza da Bajevic per questa partita di Nations League, senza alcuna velleità di classifica per i bosniaci in un girone che li vede stritolati tra Italia, Polonia e appunto Olanda: difendersi con dieci uomini e provare a ripartire, senza Dzeko la seconda parte del piano ha trovato qualche difficoltà in più. Così, quando anche la prima parte cominciava a vacillare con l'aumento del forcing olandese, allo scoccare dell'ora di gioco esatto ecco l'ingresso in campo di Dzeko al posto di Djuric: non a caso, la gara si infiamma proprio quando il centravanti della Roma si è iscritto alla festa, ogni pallone dai suoi piedi girava in maniera completamente diversa.
LA PARTITA. Il duello a centrocampo tra Miralem Pjanic e Frenkie De Jong non ha regalato particolari scintille, dai loro piedi passerà buona parte del nuovo corso a Barcellona ma per un pomeriggio si sono sostanzialmente annullati. E l'Olanda pur attaccando per tutto il match, sostanzialmente si è andata a scontrare contro il muro bosniaco, procurando qualche brivido in più solo da situazione di palla inattiva. Cambia la musica nella ripresa, il gruppo di De Boer aumenta i giri nel motore, ma il possesso resta sterile. Al 68' arriva la prima vera palla gol del match, proprio costruita dai padroni di casa, rivitalizzati dall'ingresso di Dzeko: break di Gojak, verticalizzazione di Dzeko per Pjanic e tiro deviato in angolo da Cillesen. Il campanello d'allarme per convincere De Boer a cambiare qualcosa. Ma la situazione non cambia granché, per sbloccare lo 0-0 bisognerebbe tirare in porta, l'Olanda ci riesce per davvero solo al 79' quando Luuk De Jong costringe al miracolo Sehic con un colpo di testa su azione di calcio d'angolo, a tempo scaduto poi Babel sciupa una clamorosa palla gol da centro area: troppo poco.
Finisce senza squilli il duello “blaugrana” a centrocampo tra Pjanic e De Jong