OPZIONE PLAY OFF ECCO IL PROGETTO
Il cambio di format per l’assegnazione dello scudetto, dei posti in Europa e delle retrocessioni è possibile e rientra tra le prerogative concesse al presidente della Federcalcio dal Decreto Rilancio Sono due le soluzioni allo studio con tante variabili d
La Figc ci pensa dallo scorso marzo, quando i dubbi sul riuscire a concludere il campionato erano tanti perché non tutti i club erano felici di programmare la ripartenza. Adesso, però, anche la Serie A sta iniziando a riflettere concretamente sull'ipotesi play off già per la stagione in corso. Il cambio di format è possibile e rientra tra le prerogative concesse al presidente della Federcalcio Gravina dal Decreto Rilancio. Ecco perché questa soluzione è valutata con attenzione non solo in via Allegri, ma anche in via Rosellini dove sono allo studio due diversi modelli per l'eventuale post season. Intendiamoci, il presidente Dal Pino e l'ad De Siervo hanno la convinzione, soprattutto grazie al protocollo che obbliga a giocare con 13 elementi disponibili (pena il 3-0 a tavolino...) e grazie alla quarantena "accorciata" a 10 giorni per gli asintomatici, di arrivare al termine delle 38 giornate. Ciò permetterebbe di non discutere tagli economici con i broadcaster che hanno comprato 380 incontri di A. Al tempo stesso, però, sanno bene che il calendario da qui a inizio giugno è ingolfato e che andrà trovato pure uno spazio per Juventus-Napoli se il giudice sportivo non assegnerà il 3-0 a tavolino ai bianconeri. Siccome il virus non dà pace, ma anzi mette sempre più in crisi sia le varie nazioni mondiali sia le nostre società calcistiche, è necessario preparare un piano d'emergenza ovvero dei play off che diminuiscano il numero di match da disputare. Chiaro l'obiettivo di far emettere al campo i verdetti ovvero il vincitore dello scudetto, le qualificate alle coppe europee 2021-22 e le retrocesse in Serie B. Dal Pino ha assicurato al ministro Spadafora che un piano B c'è e che sarà tirato fuori se sarà necessario fermare il campionato per qualche settimana.
GIRONE D'ANDATA. Le variabili da considerare sono molte e mettere d'accordo tutti sarà complicato. La Figc e la Lega sembrano concordare sul fatto che, prima dei play off, vada disputato tutto il girone d'andata in modo da portare le formazioni ad avere lo stesso numero di incontri giocati e soprattutto ad aver affrontato tutte le avversarie una volta. Ciò permetterebbe di stilare una classifica "reale" ovvero senza dover utilizzare l'algoritmo che aveva creato così tanti dissapori qualche mese fa. Dopo la diciannovesima giornata non tutte avranno disputato lo stesso numero di match in casa e in trasferta? Poco male: il fattore campo, sostengono, di fatto è azzerato da stadi con 1.000 spettatori. Il problema è che per adesso sono andate in scena appena 3 giornate (peraltro neppure complete) e che la strada da percorrere è molta considerando il numero di contagi nel Paese e pure in Serie A. Al termine del girone d'andata non sarà creato immediatamente un tabellone in stile tennistico per assegnare lo scudetto: un taglio dei match ci sarà, ma non potrà essere troppo netto per non scatenare l'ira delle tv. Ecco perché prima di arrivare agli incontri decisivi per il titolo e la salvezza, ci vuole una seconda fase.
PLAY OFF... DA CHAMPIONS. Una delle due formule che la Lega ha allo studio prevede, dopo il girone d'andata, di suddividere le prime 12 in classifica in 2 gironi: queste si giocheranno lo scudetto; le ultime 8 invece lotteranno per la salvezza. Nei due raggruppamenti da 6 delle squadre in corsa per il tricolore previste gare di andata e ritorno, proprio come nel group stage della Champions. Alla fine le prime due di ogni girone si qualificheranno per le semifinali scudetto, da disputare in match singolo. "Secca" anche la finale. Di cose da sistemare e decidere però ce ne sono parecchie e non a caso questa è solo la prima ipotesi che a breve verrà presentata alle società nel corso di un'assemblea.
Ipotizzato un epilogo con le prime 12 che attraverso due gruppi si giocheranno il titolo