Corriere dello Sport

OPZIONE PLAY OFF ECCO IL PROGETTO

Il cambio di format per l’assegnazio­ne dello scudetto, dei posti in Europa e delle retrocessi­oni è possibile e rientra tra le prerogativ­e concesse al presidente della Federcalci­o dal Decreto Rilancio Sono due le soluzioni allo studio con tante variabili d

- Di Andrea Ramazzotti

La Figc ci pensa dallo scorso marzo, quando i dubbi sul riuscire a concludere il campionato erano tanti perché non tutti i club erano felici di programmar­e la ripartenza. Adesso, però, anche la Serie A sta iniziando a riflettere concretame­nte sull'ipotesi play off già per la stagione in corso. Il cambio di format è possibile e rientra tra le prerogativ­e concesse al presidente della Federcalci­o Gravina dal Decreto Rilancio. Ecco perché questa soluzione è valutata con attenzione non solo in via Allegri, ma anche in via Rosellini dove sono allo studio due diversi modelli per l'eventuale post season. Intendiamo­ci, il presidente Dal Pino e l'ad De Siervo hanno la convinzion­e, soprattutt­o grazie al protocollo che obbliga a giocare con 13 elementi disponibil­i (pena il 3-0 a tavolino...) e grazie alla quarantena "accorciata" a 10 giorni per gli asintomati­ci, di arrivare al termine delle 38 giornate. Ciò permettere­bbe di non discutere tagli economici con i broadcaste­r che hanno comprato 380 incontri di A. Al tempo stesso, però, sanno bene che il calendario da qui a inizio giugno è ingolfato e che andrà trovato pure uno spazio per Juventus-Napoli se il giudice sportivo non assegnerà il 3-0 a tavolino ai bianconeri. Siccome il virus non dà pace, ma anzi mette sempre più in crisi sia le varie nazioni mondiali sia le nostre società calcistich­e, è necessario preparare un piano d'emergenza ovvero dei play off che diminuisca­no il numero di match da disputare. Chiaro l'obiettivo di far emettere al campo i verdetti ovvero il vincitore dello scudetto, le qualificat­e alle coppe europee 2021-22 e le retrocesse in Serie B. Dal Pino ha assicurato al ministro Spadafora che un piano B c'è e che sarà tirato fuori se sarà necessario fermare il campionato per qualche settimana.

GIRONE D'ANDATA. Le variabili da considerar­e sono molte e mettere d'accordo tutti sarà complicato. La Figc e la Lega sembrano concordare sul fatto che, prima dei play off, vada disputato tutto il girone d'andata in modo da portare le formazioni ad avere lo stesso numero di incontri giocati e soprattutt­o ad aver affrontato tutte le avversarie una volta. Ciò permettere­bbe di stilare una classifica "reale" ovvero senza dover utilizzare l'algoritmo che aveva creato così tanti dissapori qualche mese fa. Dopo la diciannove­sima giornata non tutte avranno disputato lo stesso numero di match in casa e in trasferta? Poco male: il fattore campo, sostengono, di fatto è azzerato da stadi con 1.000 spettatori. Il problema è che per adesso sono andate in scena appena 3 giornate (peraltro neppure complete) e che la strada da percorrere è molta consideran­do il numero di contagi nel Paese e pure in Serie A. Al termine del girone d'andata non sarà creato immediatam­ente un tabellone in stile tennistico per assegnare lo scudetto: un taglio dei match ci sarà, ma non potrà essere troppo netto per non scatenare l'ira delle tv. Ecco perché prima di arrivare agli incontri decisivi per il titolo e la salvezza, ci vuole una seconda fase.

PLAY OFF... DA CHAMPIONS. Una delle due formule che la Lega ha allo studio prevede, dopo il girone d'andata, di suddivider­e le prime 12 in classifica in 2 gironi: queste si giocherann­o lo scudetto; le ultime 8 invece lotteranno per la salvezza. Nei due raggruppam­enti da 6 delle squadre in corsa per il tricolore previste gare di andata e ritorno, proprio come nel group stage della Champions. Alla fine le prime due di ogni girone si qualifiche­ranno per le semifinali scudetto, da disputare in match singolo. "Secca" anche la finale. Di cose da sistemare e decidere però ce ne sono parecchie e non a caso questa è solo la prima ipotesi che a breve verrà presentata alle società nel corso di un'assemblea.

Ipotizzato un epilogo con le prime 12 che attraverso due gruppi si giocherann­o il titolo

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