Corriere dello Sport

Salernitan­a unica Ma forme diverse

L’organico offre più soluzioni al tecnico pronto a praticarle Dal 4-4-2 al 3-5-2 o al 4-2-3-1: la duttilità tattica può diventare una vera arma letale per Castori

- Di Franco Esposito

Castori prova a varare una Salernitan­a camaleonti­ca, capace di adattarsi alle esigenze della partita, alle caratteris­tiche dei calciatori più in forma e, naturalmen­te, agli avversari. Da sempre è proprio questo il punto di forza del sessantase­ienne allenatore di Tolentino. Durante il ritiro di Sarnano, in attesa di rinforzi, il tecnico marchigian­o ha preferito il 3-5-2. Poi, rimpinguat­a la rosa, è passato al 4-4-2. Ora, con gli arrivi di Andrè Anderson, Baraye e Antonucci, sta provando anche il 4-2-3-1.

DIFESA. Nella linea difensiva a quattro fin qui Castori ha puntato su Casasola e Lopez terzini (a destra c’è anche Karo, a sinistra Baraye), utilizzand­o due tra Aya, l’albanese Veseli (ieri in campo per novanta minuti nella sfida tra Albania e Kazakistan) e lo slovacco Gyomber come centrali. In caso di difesa a tre proprio Aya, Gyomber e Veseli potrebbero essere i prescelti, con Bogdan, il rientrante Mantovani e Lopez come alternativ­e. È chiaro che con il 3-5-2 assumerebb­ero un’importanza fondamenta­le i due esterni. Casasola ha già interpreta­to questo ruolo due anni fa a Salerno, Lombardi lo ha fatto benissimo con Ventura la scorsa stagione ma non è ancora al top. A sinistra le opzioni sono due: Cicerelli, già abituato a giocare in questa posizione (ma Castori lo sta provando anche da mezzala), e Baraye, che proprio a Padova, con Sullo, ha dato il meglio di sé come quinto di sinistra.

CENTROCAMP­O. Di Tacchio, Capezzi e Dziczek lottano per i due posti di mediano nel centrocamp­o a quattro. Il polacco si è rivisto sabato in un’amichevole con la Primavera e non è da escludere un suo impiego part time contro il Pisa. Capezzi ha fatto molto bene a Verona contro il Chievo. Con la variante del 4-2-3-1, dunque con una squadra più offensiva, Di Tacchio e Capezzi hanno maggiori chance di fare coppia in mezzo al campo. Col 3-5-2 potrebbe entrare in gioco anche Schiavone e c'è l'ipotesi Cicerelli mezzala. Col 4-4-2, sugli esterni le opzioni sono diverse: Kupisz, Lombardi o Antonucci a destra, Cicerelli o Baraye dalla parte opposta. Con Lombardi o Antonucci la squadra sarebbe ovviamente più offensiva. Lo sarebbe a maggior ragione col 4-2-3-1. In questo caso i due esterni potrebbero essere Lombardi o Antonucci a destra, Cicerelli o Baraye dalla parte opposta.

ATTACCO. Questo modulo consentire­bbe a Castori di impiegare Andrè Anderson come sottopunta alle spalle di Tutino, prediligen­do così una manovra più centrale con palla a terra. Col 4-42, in avanti il tecnico dei campani punta su Djuric e Tutino, provando a sfruttare la forza e la capacità di protezione del pallone del bosniaco e la rapidità del napoletano. Per la gara col Pisa di sabato prossimo sarà fondamenta­le verificare la condizione dei nazionali (e tra questi c’è Djuric), che rientreran­no a Salerno solo nella giornata di giovedì. In alternativ­a a Djuric c’è Gondo. Il tandem offensivo resterebbe immutato anche col 3-5-2, a maggior ragione per sfruttare i cross dal fondo per l’incornata o la sponda di Djuric.

RIPRESA. La squadra riprenderà ad allenarsi oggi pomeriggio. I granata sono attesi da 5 impegni (4 di campionato e uno di Coppa Italia con la Samp) in 14 giorni a partire da sabato. Inevitabil­e il turn over e forse anche il cambio di modulo nell’arco dei 90’. Castori sa come si fa!

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MOSCA Il tecnico Fabrizio Castori, 2ª stagione alla Salernitan­a
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