Corriere dello Sport

Vincenzo: Giorno complicato, ma niente drammi

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ROCCARASO - Era atteso, in molti pensavano potesse piazzare la zampata. Invece Vincenzo Nibali a Roccaraso ha pagato dazio rispetto a tutti i diretti rivali, perdendo terreno sullo strappo finale. Nulla di irrecupera­bile, lo Squalo della Trek-Segafredo resta a 57’’ dalla maglia rosa e non si è mostrato preoccupat­o nel dopo tappa: «Abbiamo vissuto una giornata particolar­e, direi strana, ma non facciamo drammi. La corsa si è infiammata all’ultimo, però non è stata certo una passeggiat­a con tutti quei chilometri in ascesa e le difficoltà causa maltempo. Alla fine tutto si è risolto in una volata in salita, dove io ho pagato qualche secondo in più rispetto a chi è stato più scattante su pendenze davvero ripide». Il prossimo arrivo in salita, molto più adatto alle caratteris­tiche del siciliano, arriverà soltanto domenica prossima a Piancavall­o, ma sarà preceduto dalla cronometro tra le colline del Prosecco, 34 km non proprio congeniali a Nibali. Il rivale principale, Jakob Fuglsang, si è portato come un falco alle sue spalle in classifica generale («sono dove volevo essere, il morale è alto» ha commentato il danese), ma il siciliano ha spento sul nascere ogni polemica dopo le punzecchia­ture del weekend: «Non so perché i media danesi si siano spinti così oltre. Il rapporto tra me e lui è ottimo, dopo la tappa di Vieste gli ho anche scritto e abbiamo chiarito in privato. Quando lui ha forato noi non abbiamo attaccato, altrimenti potevamo davvero fargli male».

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