Corriere dello Sport

Domani la scelta dei fondi Si riparla di taglio stipendi

Crisi Covid: l’assemblea delle società di serie A cerca soluzioni. E si affrontano anche gli scenari più cupi

- di Andrea Ramazzotti

Adesso la priorità sono i fondi, con la scelta da fare (domani) tra CVC-Advent-Fsi e Bain-NB Renaissanc­e, ma quando i club della Serie A avranno garantiti per il presente e il futuro i milioni necessari per "respirare" e tamponare (idealmente, non pensate almeno in questo caso ai test molecolari) i bilanci in profondo rosso, allora il mirino tornerà su come (e se) portare avanti la stagione 2020-21. E siccome i dati della curva epidemiolo­gica non fanno certo pensare a una riapertura degli impianti, senza gli introiti della biglietter­ia e degli abbonament­i diversi presidenti stanno già studiando il ventaglio delle possibili opzioni. A nessuno di loro è sfuggito che dalla ripresa della preparazio­ne a oggi, il Covid ha già "aggredito" in maniera più o meno forte 6 spogliatoi di Serie A e, al di là dell'ipotesi play off (ne parliamo a parte), esattament­e come era successo la scorsa primavera, vengono analizzate anche le ipotesi più nere. Compresa quella dello stop del torneo con tanto di taglio degli stipendi dei giocatori.

CVC AVANTI E BANDO. Dire chi la spunterà domani è complicato. L'assemblea, che sembrava destinata a tenersi in video conferenza, si svolgerà invece in presenza in un hotel in zona stazione centrale a Milano. Troppo delicato l'argomento: i club hanno premuto per questa soluzione che alla fine è passata. Se le società un mese fa hanno votato all'unanimità per l'ingresso dei fondi, adesso va scelto a chi dare la preferenza. Non facile visto che in ballo ci sono così tanti soldi e che le posizioni da conciliare sono diverse. Lo si è capito pure dalla riunione delle medio piccole una decina di giorni fa. I rumors danno Cvc in vantaggio perché la sua proposta per il 10% della media company è più alta, ma Bain darebbe più soldi al closing ovvero entro l'inizio del 2021. Di certo però i tanti milioni in arrivo dal consorzio di Cvc o da quello di Bain saranno fondamenta­li per i bilanci 2020-21 delle società: anche se non a tutti piace l'ipotesi di far nominare al fondo "vincitore" l'ad della media company che gestirà i diritti per un decennio, la prospettiv­a di limitare il rosso è troppo allettante. Domani sarà anche approvato il bando per i diritti internazio­nali del triennio 2021-24, poi tra 2-3 settimane toccherà a quelli nazionali. Una doppia procedura che andrà portata avanti indipenden­temente da come finirà il testa a testa tra Cvc e Bain.

STIPENDI DEI CALCIATORI. Messo da parte il discorso relativo al fondo che sarà partner della Serie A, il tema d'attualità tornerà a essere quello relativo al campionato. I proprietar­i hanno la volontà di portarlo a conclusion­e, altrimenti si andrebbe incontro ai tagli dei broadcaste­r per i diritti tv (con Sky c'è ancora in corso la battaglia legale per l'ultima rata del 2019-20...), ma al tempo stesso la situazione del Paese e pure dei contagiati in A non fa dormire sonni tranquilli. Soprattutt­o quei presidenti che per alcune partite avranno una rosa decimata dalle positività e perderanno punti. La vicenda Juve-Napoli, con lo stop imposto dall'Asl partenopea, in tal senso non aiuta. Facile immaginare che, se la situazione sanitaria tornerà a essere grave come lo scorso marzo (cosa che nessuno si augura), il partito del "fermiamo definitiva­mente il campionato" riprenderà fiato. Anche perché a giugno ci sono gli Europei, stavolta "impossibil­i" da rimandare. Per la Figc e la Lega potrebbero arrivare altri giorni non facili. Non concludere la Serie A porterebbe ad abbattere i salari dei calciatori, ovvero la principale uscita per tutti i proprietar­i. Fermo restando che qualche presidente vedrebbe di buon occhio uno "sconto" da parte dei loro dipendenti, o almeno una maggiore pazienza nel ricevere le mensilità, anche se il torneo andasse avanti.

Alcuni presidenti discutono di nuovo dell’abbattimen­to dei salari ai giocatori

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