Corriere dello Sport

No comment Juve, ma ora la Serie A si sente più sicura

IL VERDETTO È UN’INDICAZION­E PER IL FUTURO

- Di Nicola Balice

TORINO - Le bocche sono cucite. La sentenza del giudice sportivo che ha portato al 3-0 a tavolino di Juventus-Napoli con punto di penalizzaz­ione per il club azzurro non viene commentata, in casa Juve come in Lega. D'altronde tutti si erano già espressi chiarament­e in attesa del verdetto. «De Laurentiis mi ha scritto un messaggio, ho risposto che la Juventus, come sempre, si attiene ai regolament­i», il racconto di Agnelli lo scorso 4 ottobre. Con il presidente bianconero che pure rispondeva così sul tema del possibile 3-0 a tavolino: «Preferisco vincere sempre sul campo». Da quel momento in poi c'è stato spazio solo per l'attesa del verdetto, arrivato ieri e di cui il club ha preso atto. Oggi in ogni caso è la giornata dell'assemblea degli azionisti del club bianconero, l'occasione per un nuovo commento del presidente Andrea Agnelli potrà essere questa.

IL PRECEDENTE. Ma la decisione di Gerardo Mastrandre­a era particolar­mente attesa non soltanto da Juventus e Napoli. Doveva porre dei paletti ben precisi anche per il futuro. E la sentenza di ieri fa capire come il protocollo attualment­e in vigore vada rispettato senza se e senza ma: soluzioni alternativ­e per riuscire ad arrivare al termine del campionato non sembrano essercene. Ecco perché la gran parte dei club di serie A stava proprio aspettando in massa questo 3-0 a tavolino, anche come atto di serietà nei confronti di tutte quelle realtà che seppur a fatica hanno già gestito l'emergenza Covid-19 attenendos­i al regolament­o condiviso e sottoscrit­to.

Un rinvio di Juventus-Napoli deciso dal giudice sportivo avrebbe sparigliat­o le carte e creato ancora più confusione. La stessa Lega si era espressa chiarament­e proprio il giorno della partita, quando ormai era chiaro che il Napoli sarebbe rimasto a casa: «La Lega Serie A chiarisce che il sistema di regole in vigore deve garantire massima tutela della salute per le persone coinvolte, parità di trattament­o tra i vari club, nonché rispetto dei principi di lealtà sportiva». C'era (c'è) un protocollo e andava (va) rispettato: «Tale norma di ordinament­o statale a carattere speciale, applicabil­e alla situazione del Napoli che presenta due calciatori positivi al covid-19, è la stessa utilizzata più volte nel corso della stagione per permettere, a puro titolo di esempio, al Torino di affrontare l’Atalanta, al Milan di recarsi a Crotone o al Genoa di andare a giocare al San Paolo, e all’Atalanta di scendere in campo contro il Cagliari». Ieri le bocche erano cucite, anche perché aspettando il giudice sportivo tutti si erano già espressi chiarament­e.

La posizione della Lega non cambia: il protocollo deve essere rispettato

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GETTY IMAGES L’arrivo dei giocatori della Juve all’Allianz Stadium il 4 ottobre

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