Corriere dello Sport

Simone: «Motivazion­i e spirito da grande»

L’allenatore deciderà soltanto in mattinata la formazione «Con la Samp servirà una prova da squadra Ho problemi sulle fasce, ma credo nella Lazio»

- Di Fabrizio Patania

Si è appellato all’orgoglio della Lazio e allo spirito di sacrificio dei suoi fedelissim­i. Dopo aver lavorato per due settimane su Parolo difensore centrale, ieri lo ha provato sulla fascia destra e quasi certamente lo impiegherà da esterno nel 3-5-2, come accadde il 27 gennaio 2019 allo stadio Olimpico di fronte alla Juve di Allegri (1-2, rigore decisivo di Ronaldo al minuto 88). Inzaghi è stato messo in ginocchio dallo stiramento di Lazzari in nazionale, non si fida delle condizioni di Marusic e della tenuta di Fares: ricadute o nuovi infortuni compromett­erebbero il pieno recupero dei due laterali per il debutto di martedì nel girone di Champions di fronte al Borussia Dortmund. Calcoli inevitabil­i nella stagione in cui si tornerà a giocare ogni tre giorni partite di livello altissimo e non di Europa League. «La mia testa è solo alla Samp. Ci aspetta una partita impegnativ­a. Sono organizzat­i bene ed è inutile ricordare l’esperienza di un allenatore come Ranieri. Troviamo una squadra in salute e che viene dal colpo a Firenze. Servirà una prova di squadra e con grandi motivazion­i». Il suo piano, rivisto più volte negli ultimi giorni, è nato sulla base delle seguenti riflession­i. «Sugli esterni ho qualche problema. Lazzari è out, Marusic ha sostenuto il primo allenament­o dopo dodici giorni di stop e non potrà giocare dall’inizio. Durante la rifinitura, ho provato Patric e Parolo, tenendo altre opzioni».

RIECCO HOEDT. Simone deciderà questa mattina e tutto è ancora possibile. Ieri sul campo ha disegnato la Lazio con Parolo a destra e Djavan Anderson sulla fascia sinistra del 3-5-2. Una virata tattica decisa dopo aver constatato le risposte atletiche di Hoedt negli ultimi giorni. L’olandese, costretto all’isolamento di una decina di giorni dopo essere sbarcato a Roma, ha dimostrato una buona condizione. I dubbi risiedono nel lunghissim­o stop osservato dall’ex Southampto­n. L’ultima partita ufficiale (con l’Anversa) risale al 7 marzo prima che venisse sospeso il campionato belga. Ieri Hoedt completava nel ruolo di Radu la linea a tre formata da Patric e da Acerbi. Milinkovic, Leiva e Luis Alberto governeran­no il centrocamp­o. Correa e Caicedo guideranno l’assalto. Simone si è lamentato per gli infortuni e il ritardo dei suoi dirigenti sul mercato non l’ha agevolato. «Abbiamo qualche defezione e altri non sono al massimo. A casa restano Lazzari, Immobile, Luiz Felipe, Radu, Andreas Pereira, Lulic.

E’ una buona lista... Caicedo e Marusic hanno dato buone risposte, Fares e Milinkovic sono appena tornati dalle nazionali, farò le ultime valutazion­i a Genova» ha spiegato all’inizio del pomeriggio e prima che la Lazio raggiunges­se l’aeroporto di Fiumicino. Per il ritorno di Hoedt a Formello, ha confermato di aver speso una buona parola con Lotito. «Con la società e il diesse abbiamo fatto scelte ponderate, calcolando le esigenze che imponeva il mercato. Tra diverse soluzioni, Hoedt conosceva l’ambiente e siamo convinti che potrà far bene». L’olandese è forte di testa e calcia benissimo di sinistro. Più vulnerabil­e palla a terra quando deve fronteggia­re attaccanti veloci. Candreva si muoverà sulla fascia destra, Keita potrebbe entrare in corsa. Andranno disinnesca­ti i due ex laziali. «Sono legato a questi due giocatori, sono stati importanti per la Lazio e avrei voluto trattenerl­i, ma hanno fatto scelte diverse. Li saluterò con affettio, ma saranno osservati speciali».

Parolo ha provato sulla fascia destra Djavan a sinistra Hoedt può giocare

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GETTY Simone Inzaghi, 44 anni, durante la conferenza stampa di ieri

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