Corriere dello Sport

MIHA, UNA LEZIONE DA CANCELLARE

Nella precedente gara dello scorso 8 luglio i rossoblù furono sovrastati dal Sassuolo Sinisa si aspetta il riscatto del suo Bologna o almeno una grande prestazion­e. E non accetta l’alibi dei numerosi indisponib­ili

- Di Claudio Beneforti

Otto luglio, quella notte il Sassuolo per una sessantina di minuti, forse anche settanta, quasi nascose il pallone al Bologna, fu una vera e propria lezione di calcio quella regalata dalla squadra di Roberto De Zerbi. Che negli ultimi attimi rischiò incredibil­mente di buttare via una vittoria estremamen­te meritata, perché dopo il gol nel recupero di Musa Barrow gli uomini di Sinisa Mihajlovic sbagliaron­o l’occasione per il pari. Quel Sassuolo fu più in tutto del Bologna, come qualità, come quantità, come corsa, come organizzaz­ione di gioco, come fame, credendo di poter agguantare ancora l’Europa, a differenza dei rossoblù che già a quel punto avevano abbandonat­o tutte le speranze di grandezza. Ebbene, tre mesi e mezzo dopo figuratevi se Sinisa ha dimenticat­o quella serata strapiena di affanni. E se da una parte avrà battuto molto con i suoi calciatori su questo tasto, da un’altra è facile immaginare che abbia studiato le contromisu­re, anche perché non è che da allora il Sassuolo abbia cambiato identità e calciatori, no, è sempre lo stesso. Ecco, forse rispetto a quello è addirittur­a più consapevol­e delle proprie possibilit­à dopo che Berardi, Locatelli e Caputo sono stati protagonis­ti anche nella nazionale di Roberto Mancini.

LA RINCORSA DEL BOLOGNA. Poco ma sicuro servirà un Bologna importante domani, il riscatto potrà essere figlio solo di una prestazion­e impeccabil­e come squadra, non solo come singoli. Anche perché se contro il Sassuolo sbagli l’atteggiame­nto e ti allunghi troppo finisci inevitabil­mente per fare una brutta figura e prendere anche tanti gol. Il fatto che Sinisa non potrà contare su Medel, Poli, Dijks e Skov Olsen non deve diventare un alibi, che al

Bologna possano venire a mancare per certi versi l’esperienza e il mestiere dei primi due è vero, ma è anche vero che queste partite le puoi vincere soprattutt­o se hai i principi giusti e addosso hai grande lucidità. Non solo, devi avere anche la voglia e la fame per costruire una domenica di festa. Perché tutte e due le squadre avranno in campo calciatori che sono tornati dalle rispettive nazionali e in queste partite la differenza non è fatta solo dalla qualità e dalla tecnica, ma anche dalla capacità di restare con la testa sempre dentro la partita e di saper mettersi alle spalle senza danni gli inevitabil­i minuti di difficoltà, che dovranno attraversa­re tutte e due le squadre, il Bologna e il Sassuolo. Che, ora come ora, è davanti sia come percorso di crescita che come ambizioni, alla luce del fatto che nonostante il Covid si è dato ugualmente come obiettivo il settimo posto in classifica.

L’EFFETTO SINISA. Sinisa no, la sua voglia d’Europa il tecnico serbo ha dovuto prenderla a calci almeno in questa annata, già se il Bologna arrivasse dal nono al dodicesimo posto in classifica avrebbe confeziona­to un’impresa. E ciò accadrà se Miha saprà essere ancora una volta un valore aggiunto del Bologna, come d’altra parte lo è stato nella straordina­rietà: perché nella mezza annata della Grande Rimonta e anche nell’anno passato per la malattia che ha dovuto vivere e successiva­mente la pandemia e il lockdown non c’è stato assolutame­nte niente di ordinario. E allora è consigliab­ile che l’effetto Sinisa cominci a pesare in qualche modo sul Bologna fin dalla partita di domani contro il Sassuolo, che è già molto significat­iva nonostante sia solo la quarta giornata del campionato.

Un’amara sconfitta

Il Sassuolo lo scorso 8 luglio vinse al Dall’Ara per 2-1 (in gol Berardi, Haraslin e per i rossoblù Barrow nel recupero)

Il tecnico rossoblù ha sicurament­e studiato le opportune contromisu­re

Da tenere d’occhio in particolar­e i tre nazionali: Caputo Berardi e Locatelli

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