Koeman, bordata a Griezmann
Alla vigilia dell’insidiosa trasferta di Getafe, Ronald Koeman ha risposto per le rime all’inquieto Antoine Griezmann, che al termine della vittoriosa trasferta della Francia in Croazia, impreziosita da una pregevole rete, per spiegare il suo rendimento di inizio stagione dai due volti altissimo con la Nazionale transalpina e a dir poco mediocre col club - aveva lanciato una frecciatina all’allenatore del Barça: «Deschamps sa in che posizione schierarmi». Piccatissimo, l’olandese: «Ognuno ha il diritto di dire ciò che meglio crede. Ho parlato con lui della questione della sua posizione in campo e del suo rendimento proprio ieri (n.d.r. giovedì). Io cerco sempre il meglio per la squadra e credo che farlo partire dal versante destro dell’attacco sia una buona idea. È vero che può giocare anche da 9 o da 10, però decido io e lui deve solo cercare di tirar fuori il massimo rendimento e mettere dentro le occasioni che gli capitano». Per il momento neanche un gol per Griezmann nelle prime 3 partite di Liga giocate dal Barça, contro le 3 siglate con la Francia nelle 5 gare disputate a partire dallo scorso inizio settembre.
A COLPI DI BUROFAX. Archiviato il discorso Griezmann, l’attenzione è virata su Messi e sulla possibilità che possa partecipare al tour de force che obbligherà i catalani, nel giro di appena due settimane, a giocare contro Getafe, Real Madrid e Alaves, in campionato e contro Ferencvaros e Juventus in Champions. «È da molti anni che Leo gioca a questi ritmi. Quando non gioca si stanca di più». Nel frattempo nuovi problemi per il traballante presidente Bartomeu, che in attesa del referendum dei soci per la sua destituzione, fissato per inizio novembre, riceve l’ennesimo burofax. Dopo quello di Messi dello scorso agosto, in cui la Pulce annunciava l’intenzione, poi ritrattata, di andarsene, e dopo quello di Setién, che chiedeva a gran voce la buona uscita, ora arriva quello congiunto di prima squadra e Barça B, che confermano ufficialmente di non accettare il taglio del 30% dello stipendio caldeggiato dal club. Si prospetta un duro braccio di ferro.