FA FESTA SOLO LOPEZ MA IL LECCE IMPRECA 3
Gara combattuta. A Corini manca il pari annullato a Meccariello La doppietta di Ndoj e la rete di Aye piegano i pugliesi e danno 3 punti d’oro al Brescia
BRESCIA LECCE
BRESCIA (4-3-1-2): Joronen 6; Sabelli 6.5, Papetti 7, Mangraviti 7, Martella 6.5; Dessena 6, Van de Looi 6.5, Ndoj 8 (24 st Labojoko 6)); Spalek 6.5 (28'st Skrabb6);Aye7,Donnarumma6(43'st Zmrhal sv). A disp.: Kotinic, Mateju, Chancellor, Semprini. All.: Lopez 7
LECCE (4-3-3): Gabriel 5.5; Zuta 5.5, Meccariello 6, Lucioni 6, Calderoni 6; Henderson 5.5, Majer 5, Bjorkengren 6 (7'st Paganini 6); Falco 5.5 , Stepinski 6 (21'Coda 5), Listkowski 5 (30'st Pettinari 5). A disp.: Bleve, Vigorito, Rossettini, Monterisi, Gallo, Lo Faso, Maselli, Felici. All.: Corini 5
ARBITRO: Di Martino di Teramo 5.5
Guardalinee: Margani, Macaddino
Quarto uomo: Gariglio
MACATORI: 9'pt Ndoj, 22'st Ndoj 44' st Aye.
AMMONITI: 19'pt Spalek (B) per gioco falloso 9'st Martella (B) gf 12'st Calderoni (L) gf 25'st Van de Looi (B) gf
NOTE: Spettatori 1000 circa. Recupero 0' e 4'. Angoli 4 a 3 per il Brescia.
Brescia in emergenza con mezza squadra fuori causa per infortuni, giocatori stanchi dopo il tour con le rispettive nazionali e Torregrossa spedito in quarantena dal Covid. Lopez non fa una piega. Getta nella mischia due giovani al centro della difesa: Papetti e Mangraviti. Affida le chiavi del gioco al diciottenne Van de Looi. In attacco (out Ragusa e Torregrossa) Aye gioca, e bene, a supporto di Donnarumma. Il Lecce, senza Coda (in panchina) e in versione tradizionale con quattro difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti, nei primi minuti aggredisce il Brescia. La rabbia si spegne dopo nove minuti. La anestetizza Ndoj, uno che in estate aveva già preparato la valigia. Ma tanto di cappello per Aye. Il francese, che, prima di questa sfida, doveva ancora mettere il sigillo sul primo gol con la maglia biancoazzurra (zero reti l'anno scorso, idem quest'anno, si batte da leone. Combatte su ogni pallone e cerca sempre la sponda con Donnarumma. Al 9' scende sulla fascia e nonostante la corsa mozzafiato mantiene la lucidità. Non spedisce la palla verso l'area piccola, vede Ndoj che arriva come un treno dal centrocampo. Millimetrico passaggio all'indietro. l'albanese ha tempo e spazio per prendere la mira e spedisce la palla dove Gabriel non ci può arrivare. Logica vorrebbe che il Lecce schiumasse rabbia. Non succede. L'unica azione che merita di essere raccontata, casca due minuti dopo il gol di Ndoj: Joronen esce su Stepinski, la palla schizza al limite dell'area. Mayer, che Corini ha schierato da regista, prova la botta. Mira di poco alta. Troppo compassata per impensierire avversari che sembrano avere l'argento vivo addosso. E quando i salentini riescono a penetrare, e con molta difficoltà in area, ci pensano il puntuale Papetti e l'implacabile Mangraviti a non fare avvicinare nessuno dalle parti di Joronen.
RIPRESA. Lecce più vivo nella ripresa e ci mancherebbe altro. Al 4' Henderson ha spazio per provare la conclusione: fiacca e centrale fra le braccia di Joronen. All'11' va in gol con Meccariello. Si alza però la bandierina del guardalinee. Non certamente per segnalare il fuorigioco di Meccariello. Inesistente. Semmai da rivedere la posizione di Lucioni. Netto invece al 22' il fuorigioco di Spalek che spedisce la palla in rete. E al 22' prosegue lo show di Ndoj. L'albanese, ignorato dai centrocampisti del Lecce penetra in area, raccoglie un cross perfetto e comodo e spara un missile. La contraerea di Gabriel non può entrare in azione.
Al 26' vola Joronen a deviare in angolo una punizione a giro di Falco precisa ma non abbastanza forte per impensierire il portiere. E al 44' si materializza il primo gol di Aye con la maglia del Brescia. Il francese capitalizza un'azione di contropiede del Brescia, battendo da pochi passi Gabriel. L'incubo è finito. E dire che due anni fa aveva fatto centro per diciotto volte nella Serie B francese. Poco da dire sul Lecce che forse pensava di fare un unico boccone
I primi gol subiti dai giallorossi
Ieri i primi gol subiti dalla difesa del Lecce dopo lo zero delle prime due giornate. L’unico precedente con zero gol nei primi 180’ di B della storia era quello del 2002/03, con Delio Rossi in panchina.
del Brescia in piena emergenza. Non è successo perchè Lopez ha saputo dare molto cuore, ma anche cervello alla squadra crollata nell'ultima di campionato a Cittadella. E quando il tecnico uruguaiano recupererà qualcuno dell'esercito di indisponibili, non è difficile ipotizzare che il Brescia possa dare sostanza all'obiettivo che si è prefisso ovvero giocare per il ritorno in A. Per il Lecce, che è squadra di sostanza e qualità, dovrebbe trattarsi solo di un incidente di percorso. Un brutto incidente ma può capitare.