La Pellegrini: «Niente febbre, ora ho la tosse»
Giorno uno di quarantena per Federica Pellegrini, dopo la notizia della positività al Covid-19 arrivata giovedì sera.
«Facciamo un po’ un diario: mi sono svegliata con un forte mal di testa e 37.8 di febbre. Ho preso del paracetamolo e mi sono riaddormentata, al risveglio ero senza febbre. Comincio ad avere meno mal di gola, ma è subentrata la tosse. I dolori stanno andando via», ha raccontato ieri sui social.
PIU’ SERENA. Sperando di smaltire i sintomi in fretta, la campionessa azzurra è apparsa più serena rispetto al drammatico annuncio dell’esito del tampone. Regalandosi anche un sorriso per l’invadenza degli “infermieri”, i suoi inseparabili bulldog francesi Vanessa e Rocky. «Sentono che qualcosa non va e mi stanno incollati tutto il giorno, è l’unica nota positiva», ha concluso.
C’è anche qualcun altro che spera di rivedere Fede in piena salute al più presto. Da Budapest parla Matteo Giunta, allenatore e compagno della Pellegrini, che la aspettava lunedì per l’International Swimming League, con il team degli Aqua Centurions. «Per me è fondamentale che lei stia bene e torni a posto. Tutto il resto è in secondo piano. Una volta superata questa cosa vedremo il da farsi. Ci siamo sentiti ieri sera (giovedì, ndr), purtroppo non è asintomatica, quindi l’augurio è che superi il prima possibile la situazione senza strascichi» commenta Giunta. Che vorrebbe almeno intercettare Fede nelle battute finali dell’Isl, in modo da sfruttare la scia di quello che rimane l’unico impegno di alto livello previsto in questo periodo. «Non è una catastrofe, perché nella stagione che, spero, ci poterà a Tokyo, non è questo il momento più importante. Ma venendo dal lockdown e con solo una gara disputata a Roma, gareggiare serviva. La mia idea è che se fra dieci giorni starà bene fisicamente e i tamponi saranno negativi, ci raggiunga a Budapest e possa partecipare all’ultima gara o alla semifinale, se ci arriviamo».
MESSAGGI. Non si contano i messaggi di supporto e incoraggiamento arrivati a Fede via Instagram. La notizia della positività l’aveva colpita al cuore e lei non l’ha nascosto. Conclude Giunta: «La rabbia e il dispiacere di Fede derivano dal fatto che ha deciso che le sue priorità sono il nuoto, lo sport che ama e la sua quinta Olimpiade. Vede tutto in quella funzione, è sempre stata attenta nel rispettare le norme, e si stava allenando tanto. Ora si trova a dover fare altri dieci giorni, speriamo non di più, senza nuotare. Ovviamente le dispiace. E dispiace anche a me».
Giunta: «Mi importa solo che lei stia bene, tutto il resto è in secondo piano»