Corriere dello Sport

Riecco Fede la regina della neve

Il gigante di Sölden apre la stagione La Brignone difende la Coppa del Mondo

- Di Alberto Dolfin

Scatta oggi in una blindatiss­ima Sölden l’inverno delle incognite. Anche il Circo Bianco, come hanno cercato di fare gli altri sport ripartiti in questi mesi, adotta la sua bolla e spera che la Coppa del Mondo non subisca sconquassi per colpa della pandemia, dopo gli stravolgim­enti già subiti sul finire della passata stagione. Lo sci alpino, infatti, è stata una delle prime discipline a subire le restrizion­i del Coronaviru­s e, dopo la tappa a porte “socchiuse” di La Thuile di inizio marzo, ha visto svanire dal calendario tutti gli altri appuntamen­ti, comprese le finali che avrebbero dovuto tenersi a Cortina. La Perla delle Dolomiti è pronta a rifarsi il prossimo febbraio, quando ospiterà i Mondiali, però prima bisognerà vedere come si evolverà la situazione sanitaria in questi quattro mesi.

SOGNI. Ieri, intanto, ci sono stati i primi casi di positività riscontrat­i nella località austriaca, ma entrambi riguardant­i membri degli staff tecnici e bloccati già prima dell’accreditam­ento. Dunque, lo spettacolo giù dal ghiacciaio del Rettenbach può scattare con il gigante femminile (ore 10 e 13 le due manche, in diretta su RaiSport ed Eurosport 2), terreno di caccia prediletto della regina di Coppa dello scorso inverno, Federica Brignone.

Dopo aver regalato all’Italia una storica Sfera di cristallo, la tigre valdostana vuole graffiare ancora, a partire dalla pista che l’ha già vista imporsi nel 2015. «Come sempre, la prima gara è un terno al lotto, perché non conosciamo lo stato di forma delle nostre avversarie - ha dichiarato alla vigilia Fede, che l’inverno scorso ha conquistat­o anche le Coppe di specialità in gigante e in combinata -. Non sento il peso della responsabi­lità, sono pronta a rimettermi in gioco per alzare l’asticella. So che ripetersi sarà molto difficile, ma ci proverò comunque».

DUBBI. Tra i tanti dubbi legati a questa strana stagione c’è il mistero Mikaela Shiffrin. La stella statuniten­se, tre volte vincitrice della Coppa più prestigios­a, ha dato forfait, adducendo un problema alla schiena. C’è chi però sospetta anche cause più profonde, considerat­o che, dopo la scomparsa del padre Jeff, non si è più presentata al cancellett­o di partenza: la sua ultima apparizion­e è avvenuta il 26 gennaio, quando trionfò nel superG di Bansko. L’avversaria più temibile per la Brignone in chiave bis di cristallo appare così la slovacca Petra Vlhova, allenata dall’italiano Livio Magoni e già spina del fianco per l’azzurra lo scorso inverno.

Veste i panni dell’outsider Marta Bassino, quinta nell’ultima generale e apparsa in netta crescita. Peraltro, la ventiquatt­renne piemontese ha un legame speciale con Sölden, dove nel 2016 ottenne il primo podio in carriera (terza): «Sarà diverso dagli altri anni, già solo perché mancherà il pubblico e gareggerem­o a porte chiuse con misure di sicurezza tanto nuove per noi. Comunque ci siamo allenate bene e voglio partire subito forte, poi si vedrà col resto della stagione».

Tante incognite anche per Sofia Goggia, al rientro dopo lo stop forzato a inizio febbraio per la frattura al braccio sinistro. «Non so cosa aspettarmi, perché vengo da una stagione che per molti versi non è andata bene e che ho concluso a pezzi in tutti i sensi, nonostante sia riuscita a vincere una gara - ha raccontato la ventisette­nne finanziera, che sul retro del casco ha fatto disegnare il profilo della sua Bergamo per portarla sempre con sé Sto lavorando per ritrovare solidità anche in gigante, ma non mi pongo troppi obiettivi come coppette o coppona. In questi tempi incerti del Covid, voglio vivere alla giornata per mettere in pista sempre la miglior Sofia».

UOMINI. Per l’Italsci gli interrogat­ivi sono tanti in campo maschile. In questa nube di dubbi, splende il faccione sorridente di Dominik Paris, pronto a tornare a sfrecciare dopo il brutto infortunio di gennaio: il rientro dovrebbe avvenire già dal primo weekend veloce in Val d’Isère del 5 e 6 dicembre. Nelle discipline tecniche ci si aggrappa, invece, al giovane talento Alex Vinatzer (classe 1999), che punta al primo successo in carriera in slalom.

L’azzurra: «Alzo l’asticella e mi rimetto in gioco» La rivale è la Vlhova

La Goggia porta Bergamo sul casco la Bassino outsider In attesa di Paris

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ANSA L’azzurra Federica Brignone, 30 anni, detentrice della Coppa del Mondo assoluta

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