ASSENZE CHAMPIONS PAURA ALLA LAZIO
Domani la gara con il Bruges, ma in tanti saltano l’allenamento A Strakosha, Cataldi e Armini si sono aggiunti Luiz Felipe e Leiva. Oggi i risultati dei tamponi
Un’ondata di assenze a Formello. Sospesi sul filo del dubbio, cadono pezzi di Lazio. Il battaglione si sta decimando e in tempo di Covid la paura di un “big bang” accompagna ogni squadra prima di ogni partita. I forfait imprecisati di Leiva e Luiz Felipe, datati ieri, si sono aggiunti alle indisponibilità (indefinite) di Strakosha, Cataldi e Armini. Per tutte le assenze citate, va precisato, la società non ha fornito comunicazioni ufficiali né sulla diagnosi né sulla prognosi dei giocatori, da tempo non vengono diffusi bollettini medici. Suonano campanelli d’allarme: alcuni tra gli uomini fermi ai box, questa è l’indiscrezione, avrebbero accusato sintomi (da analizzare) in tempi diversi. Strakosha e Armini sono spariti dai radar (e dal campo) dopo Lazio-Borussia, Cataldi era fermo dalla vigilia della gara coi tedeschi, tutti e tre hanno saltato Lazio-Bologna. Leiva e Luiz Felipe sono risultati mancanti 24 ore fa il che non li fa ritenere disponibili per la partita col Bruges di domani (ore 21) in Champions. Le assenze si sono notate dopo che il gruppo squadra si è sottoposto, ieri alle 9, ai tamponi sotto la regia dell’Uefa. Si svolgono 48 ore prima delle partite, l’esito è atteso per stamattina. Vale anche per il Bruges, nei giorni scorsi erano risultati positivi il portiere Mignolet, Kossounou e un altro elemento. Il tampone di ieri era negativo, aspettano i risultati dell’Uefa, sperano di giocare contro la Lazio.
I FATTI. Non è chiaro, considerando l’indisponibilità per domani, se Leiva e Luiz Felipe si siano sottoposti o meno al test molecolare. La speranza è che l’esito dei tamponi scongiuri rischi ed effetti per gli indisponibili e gli arruolabili. In tempi di Covid il condizionale è d’obbligo e sulle positività vale la regola dell’inviolabilità della privacy. Solo le società e l’Uefa (in Europa) possono fornire comunicazioni. In tutto, a Formello, si contano sei indisponibilità considerando anche lo stop di Escalante, si sono sommate nel giro di una settimana. Si conosce solo la natura dell’infortunio dell’argentino, è stato facile interpretarla in diretta: è uscito al 34’ del secondo tempo di Lazio-Bologna, dopo un colpo di tacco (Escalante a fine primo tempo aveva sostituito Leiva). Il movimento ha creato un problema ai flessori della gamba sinistra, l’ex Eibar è a rischio stiramento, potrebbe tornare dopo la sosta (oggi altri esami strumentali). Escalante, precedentemente, si era stirato i flessori della gamba destra. Leiva, assieme a Marusic (ieri in campo regolarmente), sabato era stato sostituito da Inzaghi al 42’: «In mattinata Leiva e Marusic non erano in condizione di giocare, ci hanno aiutato», aveva spiegato Simone. Luiz Felipe era rimasto in panchina.
L’EMERGENZA. Inzaghi spera di non perdere altri uomini, ieri ha annullato le prove, ma ha comunque attivato il servizio d’emergenza aggregando quattro baby della Primavera: il portiere Furlanetto, il difensore Franco e i centrocampisti Czyz e Bertini. Senza Strakosha giocherà Reina, Alia sarà il vice, potrebbe partire anche Furlanetto. In difesa, senza Luiz Felipe, Armini, Vavro (fuori lista Uefa) e Radu (out) restano Patric, Hoedt e Acerbi. A centrocampo mancano i registi: il forfait di Leiva si è aggiunto agli stop di Cataldi e di Escalante. Restano Parolo e Akpa Akpro da schierare come play. Sono utilizzabili Milinkovic (ieri in campo, recuperato), Luis Alberto e Pereira (ha esordito in corsa sabato sera). Lazzari e Marusic sono disponibili, anche se non al top. Fares c’è assieme a Djavan Anderson.
Immobile, Correa, Muriqi e Caicedo sono pronti.
PROGRAMMA E PROTOCOLLO. La Lazio si ritroverà alle 10.30 a Formello, si allenerà dalle 11, pranzerà e nel pomeriggio (intorno alle 15,30) partirà per Bruges con un charter noleggiato, non ancora con quello che Lotito ha predisposto per l’acquisto. Inzaghi e un giocatore parleranno alle 18,45 dallo stadio “Jan Breydel”. Il protocollo Uefa è chiaro: si gioca se è assicurato un numero minimo di 13 disponibili. La Lazio finora non ha mai comunicato positività né pubblicamente né all’Asl di riferimento. Fa eccezione il caso Muriqi, confermato dalla società (indirettamente) attraverso l’Ansa (Covid riscontrato e risolto in Turchia dopo la quarantena). Alcune assenze, da inizio anno, sono state avvolte dal mistero: il ritiro saltato da Adekanye (valori IgM alti), i i casi Hoedt (visite mediche dopo il tesseramento) e Pereira (presentazione rinviata per febbre). La Lazio, avvolta nel guscio protettivo di Formello, spera di non scoprirsi vulnerabile.