Corriere dello Sport

Lautaro, la Champions per riprenders­i la scena

LO SCORSO AGOSTO CON GLI UCRAINI FU DOPPIETTA L’argentino, partito forte, ora fatica ad emergere Lukaku, invece, non perde un colpo ed è decisivo

- Di Pietro Guadagno

La gara perfetta, come l’ha definita Conte, ma con due grandi protagonis­ti a prendersi la scena: Lukaku e Lautaro. Già perché l’ultimo precedente con lo Shakthar Donetsk è fresco, anzi freschissi­mo (risale allo scorso 17 agosto), in quell’occasione l’Inter non diede scampo agli avversari: 5-0, con una doppietta a testa per i due attaccanti nerazzurri. Il “Toro” aprì i giochi, firmando anche il 3-0, e poi Big Rom sigillò il risultato. Beh, tanto per cambiare, l’Inter ha cominciato la nuova stagione sull’onda della sua coppia di bomber. La differenza è che, se il belga non ha perso un colpo, arrivando già alla doppia cifra di reti, consideran­do anche la sua nazionale (10 centri in 9 uscite), l’argentino, invece, dopo aver ritrovato il gol con la Seleccion, ha cominciato a battere a vuoto. E, nel contempo, la sua frustrazio­ne ha cominciato a montare. Tanto che, sabato scorso a Marassi, una volta sostituito, l’ha sfogata, sferrando tre pugni contro la poltrona della panchina.

«CONTENTO ALL’INTER». Lautaro ha spiegato che ce l’aveva con sé stesso. «Ero arrabbiato perché non avevo fatto la partita che volevo. Mi sono fatto prendere dall’emozione. Ma ora è tutto a posto e sono pronto per domani (oggi, ndr)». Evidenteme­nte è quello che si augura anche Conte. L’ideale sarebbe che il “Toro” ripetesse il percorso Champions dello scorso anno (5 reti in 6 gare), quello che lo ha messo definitiva­mente in mostra davanti al calcio che conta. E, infatti, proprio in quel periodo si accesa la scintilla con il Barcellona e con Messi: un corteggiam­ento che è andato avanti per mesi, condiziona­ndo anche il rendimento dell’argentino, ma che poi non è sfociato in un matrimonio, visto che il club bluagrana non si è trovato più nelle condizioni per presentare un’offerta adeguata all’Inter. E così Lautaro è rimasto, garantendo, comunque, di essere più che mai coinvolto. «Lavoro ogni giorno per migliorare e per vincere, portando questa squadra più in alto possibile. Qui sono felice, ringrazio i tifosi per l’affetto e la gente che lavora nel club perché mi sta sempre vicino». A breve dovrà essere affrontato il discorso rinnovo. Marotta ha ribadito più volte che non sarà un problema. Che poi diventi un’ipoteca su un lungo futuro all’Inter, invece, è tutto da vedere. E Lautaro non l’ha nascosto. «Ripeto: qui sono contento.

Ma non ho davvero idea di cosa possa accadere domani».

OBIETTIVO DECIMA. Questo tipo di dubbi o incertezze, attorno a Lukaku non ne esistono. Big Rom, infatti, sembra aver sposato l’Inter, dopo aver sedotto Conte. E, giusto per intendersi, ha cominciato questa stagione in maniera perfino migliore rispetto alla prima. Un anno fa, pur segnando con regolarità, era alle prese con qualche acciacco, frutto di una preparazio­ne con il singhiozzo. Solo ad autunno inoltrato, quindi, si è potuto capire quanto potesse essere devastante e, soprattutt­o, decisivo.

Zenit-Bruges Alla fine, ha chiuso l’annata con 34 centri. E solo Eto’o, negli ultimi 40 anni di storia interista, con 37 reti, aveva fatto meglio. Ebbene, adesso è salito addirittur­a a 41 in maglia nerazzurra, per di più in sole 57 apparizion­i. La media fantasmago­rica è di 0,72 gol a partita. Conte gli chiede

D.

Borussia D.-Zenit Bruges-Lazio

Zenit-Lazio Bruges-Borussia D.

Borussia D.-Bruges

Borussia D.-Lazio Bruges-Zenit

Zenit-Borussia D. 1-2 3-1

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Dinamo Kiev-Juventus Barcellona-Ferencvaro­s

Ferencvaro­s-Dinamo Kiev

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Dinamo Kiev-Barcellona

Kiev Ferencvaro­s-Barcellona

Barcellona-Juventus Din. Kiev-Ferencvaro­s

Barcellona

Dinamo Kiev Ferencvaro­s 3 3 0 0 1 1 continuare allo stesso modo anche questa sera. Il belga, consideran­do soltanto l’Europa, va ininterrot­tamente a segno da 9 gare, nelle quali ha messo insieme un bottino di 11 reti. Dovesse ripetersi anche con lo Shakthar allunghere­bbe la sua striscia a 10. L’augurio, evidenteme­nte, è che un nuovo sigillo serva per portare a casa una vittoria. E non per evitare una sconfitta, come accaduto la scorsa settimana contro il Borussia Moenchengl­adbach, quando, dopo aver firmato l’1-0, sempre Lukaku riuscì a strappare il 2-2 nel recupero.

«Lo sfogo a Marassi? Emozione, ma adesso è tutto a posto: sono pronto per vincere»

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ANSA Lautaro Martinez, 23 anni, 6 presenze e 3 gol (tutti in campionato) in questa stagione
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