Corriere dello Sport

Benevento, Inzaghi asso di coppa per la vendetta con l’amico Rino

Battere domani l’Empoli e puntare poi agli “ottavi” dove c’è già il Napoli: in campo pure Viola e Moncini

- Di Franco Santo

La pazza idea di Pippo Inzaghi: andare avanti in Coppa Italia per incontrare nuovamente il Napoli agli ottavi. Non gli è andata giù al timoniere gialloross­o la sconfitta contro l'amico-rivale Gattuso. Si è inorgoglit­o per aver messo paura al Napoli che aspira allo scudetto, ma gli ha lasciato un magone così non essere riuscito nel finale ad agganciare i partenopei sul pari. E dire che le occasioni non sono mancate: prima quella di Maggio, poi quella finale di Marco Sau che ha chiamato Meret alla respinta da brividi sul suo tiro di punizione.

COPPA. L'idea di Inzaghi viene dalla stagione più veloce della storia. Non si fa in tempo ad archiviare una partita che subito bisogna attrezzars­i per giocarne un'altra. Per il Benevento è già tempo di Coppa Italia: domani pomeriggio alle 16, al Vigorito, sarà di scena l'Empoli di Dionisi, capolista in serie B. Superpippo ha subito messo in chiaro le sue intenzioni: «Noi alla Coppa teniamo, quindi l'affrontiam­o con l'obiettivo di passare il turno. Poi penseremo al Verona». Già, perché sullo sfondo c'è anche la sfida del Bentegodi nel “monday night” della prossima giornata di campionato. Appare evidente che le due partite non possano essere scollegate fra di loro. Perché al di là della voglia di andare avanti nella competizio­ne tricolore, c'è anche la possibilit­à di verificare le condizioni di chi in questi ultimi tempi ha dovuto mordere il freno.

VIOLA. Il pensiero corre subito a Nicolas Viola, il miglior atleta gialloross­o nella stagione della promozione. Almeno fino a che è potuto scendere in campo. Perché il regista di Taurianova si è ritrovato con un ginocchio che faceva le bizze una settimana prima del lockdown e da allora non è più riuscito a tornare a giocare. Otto mesi di assenza con un intervento subito a Innsbruck (meniscecto­mia ginocchio sinistro) nel periodo del ritiro della squadra in Austria. Il calvario sembra essere finito e Nicolas, che domenica è andato per la prima volta in panchina, è pronto a rimettersi in gioco con la sua iconica maglia numero dieci.

GLI ALTRI. Inzaghi non ha escluso che possa concedere qualche minuto anche a Gabriele Moncini, fermo dalla gara col Bologna (lesione ad un adduttore), e a Iago Falque che ha saltato per un lieve problema di affaticame­nto il derby col Napoli. «Alla coppa teniamo davvero tanto, speriamo che sia una bella partita: daremo spazio a qualcuno che ne ha avuto di meno in questi ultimi tempi, facendo riposare qualcun altro che ha giocato con continuità». Inzaghi ribadisce la volontà di fare una partita vera, ed è proprio questo il motivo che rende la sfida con l'Empoli di importanza fondamenta­le. Inzaghi ha bisogno di avere tutti i suoi giocatori a disposizio­ne, ha toccato con mano cosa vuol dire affrontare squadre (come Inter, Roma e Napoli) che possono permetters­i di cambiare le carte in tavola tra un tempo e l'altro grazie alla cinque sostituzio­ni. Tenendo conto dei dovuti confronti con queste squadre, anche il Benevento può aumentare il suo potenziale svuotando per intero l'infermeria. Se Inzaghi riuscirà a concedere un po' di minuti a Viola, Moncini e Iago Falque, oltre che a Tello, Maggio e Sau, dopo dovrà attendere solo il recupero di Federico Barba, ancora bloccato per l'infortunio occorsogli contro l'Inter.

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GETTY IMAGES Filippo Inzaghi e Rino Gattuso durante Benevento-Napoli

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