Corriere dello Sport

Dominguez, una chance da prendere al volo

È la gara giusta per imporre il suo talento e convincere l’allenatore a dargli più fiducia

- Di Giorgio Burreddu

Nico Dominguez vuole di più, adesso vuole prendersi il Bologna. Comincia da questa sfida in Coppa Italia contro la Reggina il nuovo percorso dell’argentino. Dall’Ara vuoto, non ci saranno nemmeno i mille delle partite scorse né copertura televisiva (in diretta esclusiva solo su NettunoBol­ognaUno dalle 14). Poche presenze, tanta voglia di giocare. Nico le panchine le accetta, ma non gli piacciono. Adesso che può avere un’occasione, Dominguez non la vuole sprecare. E’ la gara con cui il centrocamp­ista dell’albicelest­e può imporre se stesso, e cioè mettere Sinisa Mihajlovic nelle condizioni di dargli più continuità. Deve guadagnars­elo, e ora può. Nico era partito titolare alla prima di campionato contro il Milan, poi: solo panchina (e 25’ contro il Sassuolo). Ci sono ancora margini di crescita, dettagli da limare, fattori su cui Sinisa sta lavorando da settimane, mesi ormai. Però Dominguez è ancora in cerca di un suo equilibrio con la maglia rossoblù. Ha incantato, sì. Ma ancora non è stato incisivo come tutti si aspettano. Oggi è il suo turno.

MIGLIORAME­NTI. Che differenza c’è con l’Argentina, perché in nazionale Nico sa imporsi e con il Bologna fa più fatica? Ci sono ragioni tattiche, ma quelle che al momento sembrano prevalere sono tutte legate alla fisicità. Dominguez ancora soffre la potenza della Serie A, la forte fisicità che si mostra a ogni partita. Nico è un fine palleggiat­ore, veloce di pensiero e di gamba. Ma in A il tempo per pensare è brevissimo, ci vuole anche la muscolarit­à adeguata. La sta cercando, Dominguez. Rispetto a un anno fa ha messo su muscoli e forza, stabilità. Ma ancora non basta. Il percorso è giusto e Mihajlovic sa come stimolarlo. Salvo cambiament­i dell’ultimo minuto, la maglia da titolare contro la Reggina non è un premio: è una prova. Mihajlovic vuole capire fino a che punto può spingersi con il centrocamp­ista albicelest­e, anche per utilizzarl­o di più nelle gare di campionato e non solo a partita in corso. Dominguez a Bologna ha comunque trovato una dimensione, vive con la sua fidanzata in città, gira per il centro, si è integrato con l’ambiente. Bologna lo ha accolto. Nico è qui per restare.

ARGENTINA. E poi però c’è la questione della posizione. A Nico piace stare lì in mezzo, al centro del campo. Ha possibilit­à offensive e difensive, può inserirsi e trovare la giocata brillante. Ma con Schouten il feeling è tutto da costruire, i margini ci sono. Anche per questo in coppa potrebbe giocare Kingsley, dando a Dominguez più libertà di interpreta­zione e di giocata. Può essere il salto di qualità per Dominguez, che comunque guarda al futuro con chiaro ottimismo. La pre-convocazio­ne del ct Scaloni, poi, è un ulteriore attestato di stima per il centrocamp­ista rossoblù. Il tecnico lo ha inserito nelle liste per le gare di qualificaz­ione ai Mondiali 2022 contro Paraguay e Perù in programma rispettiva­mente il 12 novembre a Buenos Aires e il 17 a Lima. Due partite importanti, che Nico non voleva perdersi. Adesso, però, è tempo di prendersi il Bologna.

In serie A soffre ancora la fisicità e il tempo breve per fare le giocate

Il ct dell’Argentina lo stima: fa già parte del gruppo che dovrà arrivare ai Mondiali

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SCHICCHI Nicola Dominguez, 22 anni, centrocamp­ista argentino
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Federico Santander 26 anni punta centrale 9 gol realizzati con la maglia del Bologna in 63 presenze SCHICCHI

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