L’Ascoli si ribella ai torti arbitrali
- D’accordo, in tempo di Covid si sono cose più gravi, però nel microcosmo calcistico della serie B (che attende speranzoso il Var) certi episodi (clamorosi) non passano sottotraccia. Un esempio è il rigore negato all’Ascoli nel finale della sfida di Salerno. Ma la tecnologia quest’anno non c’è, quindi non resta che registrare lo sfogo, o meglio il non sfogo, piuttosto un silenzio eloquente, di chi ritiene di aver subito un torto, cioè il tecnico bianconero Valerio Bertotto, talmente stizzito da liquidare così l’argomento. «Non mi piace commentare episodi talmente evidenti perché sarei stucchevole, lasciamo che parlino le immagini». A dirla tutta, l’Ascoli non ha recriminato solo per l’episodio del possibile mancato pareggio, lamentando anche un fallo su Spendlhofer in occasione del gol salernitano, risultato poi decisivo al termine di una partita giocata sotto un violento acquazzone e con il terreno di gioco ai limiti della praticabilità. «E’ stato palese - continua Bertotto - che quella dell’Arechi fosse una gara in cui non era possibile giocare a calcio, a causa delle condizioni del terreno di gioco. Eppure i ragazzi si sono adattati bene; sotto questo aspetto sono stati bravi davvero e per questo a fine partita ho ribadito loro i miei complimenti per la capacità totale che hanno mostrato di adattarsi a una idea di gioco che non è la nostra». Eh sì, è questo l’atteggiamento giusto, concentrarsi sull’immediato futuro e sabato, dopo Castori, l’Ascoli troverà sulla sua strada un altro ex molto amato, cioè Attilio Tesser, dominus di un Pordenone che nei suoi cento anni di storia non era mai stato in serie B, ma da quando ci è arrivato, cioè l’anno scorso, ha recitato subito un ruolo di primo piano. Questo per dire che sarà una sfida difficile e va preparata con cura. Ad esempio, anche gettando uno sguardo sui numeri che, se interpretati bene, possono dare indicazioni. Ad esempio, l’Ascoli finora ha segnato (3 gol) solo nella prima mezz’ora (per la cronaca, a Brescia ha segnato con Cavion il primo gol di tutto il campionato), mentre ha incassato la maggior parte delle reti (5 su 6) nei secondi tempi. Può significare tutto o niente, ma certo Bertotto non trascurerà di lavorare anche su questo aspetto.