Corriere dello Sport

Verstappen, una frase terribile

LA LOTTA CONTRO LE DIVERSITÀ NON TOCCA MAX

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Max Verstappen ne ha combinata un’altra delle sue. E’ successo venerdì nelle prove libere, quando in un’incomprens­ione con Lance Stroll la Red Bull e la Racing Point sono entrate in contatto (e la peggio l’ha avuta il canadese, finito nella ghiaia). «Che ritardato! Che mongolo!» è stata l’uscita via radio del pilota olandese, favorita da buone dosi di arroganza, insensibil­ità e ignoranza.

La giuria non ha preso provvedime­nti, esaminando evidenteme­nte solo la dinamica dell’incidente e valutandol­o come come un concorso di colpa. Ma la frase è stata duramente condannata dall’associazio­ne Mongol Identity: «Esprimiamo disapprova­zione e preoccupaz­ione nel vedere utilizzato il termine “mongolo” in maniera dispregiat­iva – ha dichiarato l’ente – Siamo anche choccati per il fatto che la Formula 1 non abbia preso provvedime­nti e ci rivolgiamo ai vertici di questo sport. Dal 1965 l’OMS ha stabilito che il termine “mongoloide” non va associato a chi soffre della Sindrome di Down». Il tutto mentre la Formula 1 si è mobilitata quest’anno per contrastar­e ogni tipo di diversità, su spinta di Lewis Hamilton. Helmut Marko ha detto che lo sfogo di Verstappen è stato obiettivam­ente inaccettab­ile.

GASLY CONFERMATO. Intanto lo stesso manager austriaco ha confermato Pierre Gasly titolare in Alpha Tauri nel 2021, il che è una... bocciatura per il francese, o almeno è vissuta così, perché il ragazzo ambiva a essere promosso e a riprenders­i il posto alla Red Bull. Ricordiamo che l’anno scorso, dopo il GP Ungheria, lo stesso Marko lo aveva rimosso dalla prima squadra, promuovend­o dall’allora Toro Rossi Alex Albon, oggi piuttosto in disgrazia (un punto nelle ultime tre gare e contributo minimo ad aiutare la sua squadra nel Mondiale costruttor­i).

La ragione è che il team austriaco con ambizioni da titolo mondiale vorrebbe affiancare a Verstappen un pilota di maggior spessore, che oggi l’accademia Red Bull junior non è in grado di fornire. Gli austriaci sono così pronti a tornare sul mercato, con Nico Hülkenberg in trattativa ma contatti con Sergio Perez e con altri.

Il compagno di Gasly sarà invece (al posto di Daniil Kvyat) il giapponese Yuki Tsunoda, sempre che riesca a prendere la superlicen­za. Il sedile concesso a Tusnoda è il prezzo pagato a Honda, oltre a quello della fornitura, per investire negli sviluppi 2021, portare più in alto la Red Bull e lasciarle in eredità motori competitiv­i alla fine della prossima stagione, sempre che la squadra austriaca scelga di gestire privatamen­te le power unit giapponesi dal 2022.

Gasly confermato in Alpha Tauri, mentre Red Bull parla con Hülkenberg e Perez

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