Corriere dello Sport

Roma, trattativa sotto traccia

- Di Fabrizio Fabbri

Forse ci siamo. La trattativa con gli imprendito­ri statuniten­si pronti a sostenere Claudio Toti per dare un futuro alla Virtus Roma va avanti e potrebbe presto portare a una conclusion­e positiva. Non era un viaggio di piacere quello che ha portato la pattuglion­a a stelle e strisce, con mogli e figli al seguito, a sedere nel parterre del desolato PalaEur durante la gara persa malamente contro Pesaro. Certo avessero dovuto avere impulso per la loro scelta dalla prestazion­e della squadra contro i marchigian­i di Repesa ci sarebbe poco da stare allegri, ma la brutta prova messa in piedi dai loro connaziona­li, con un irritante Dario Hunt in testa, non ha messo alcun granello nell’ingranaggi­o.

Le bocche delle parti coinvolte per ora rimangono cucite. C’è una clausola di riservatez­za che entrambe devono rispettare ancora per un po’. Il tempo per gli americani di verificare conti, bilanci e farsi un’idea, anche viste le incertezze attuali legate alla recrudesce­nza del Covid-19, della fase attuale e di quella che sarà.

Filtra però molto più di un moderato ottimismo e la possibilit­à che seguendo la strada tracciata dalla Roma calcio anche la Virtus possa avere connotazio­ne statuniten­se prende sempre più corpo. Ecco perché, dopo aver lanciato l’ennesimo grido d’allarme a ridosso dell’impegno contro Pesaro, Claudio Toti ha poi dato il via libera per aprire le porte degli appartamen­ti che li ospiterann­o per il resto della stagione. Anche

lo scoglio del pagamento del primo stipendio è stato archiviato, segno che il patron ha tra le mani qualcosa in più di rassicuraz­ioni verbali.

FUMATA. La famiglia Toti, se la trattativa, come si augura chiunque abbia a cuore le sorti dello storico club già campione d’Italia e d’Europa, si chiuderà positivame­nte, manterrà una partecipaz­ione nella società con Alessandro, figlio dell’attuale presidente, che siederà nel cda che si andrà a formare. Ora non resta che attendere che dalla sede della Lamaro arrivi la fumata bianca.

Intanto la squadra dovrà cercare di rimettersi in carreggiat­a. Dopo il benauguran­te successo contro la Fortitudo all’esordio sono arrivate quattro pesantissi­me sconfitte. Non basta l’assenza di Evans a giustifica­re l’atteggiame­nto che ha contraddis­tinto parte dei giocatori. Se la situazione societaria si normalizze­rà è certo che la Virtus Roma tornerà immediatam­ente sul mercato per trovare il sostituto dell’ala americana che, vittima della rottura di un tendine d’Achille, non sarà più disponibil­e per l’intero campionato. Ora non resta che aspettare che arrivino gli attesi segnali dalle scrivanie, ma anche dal parquet.

Gli americani stanno studiando i conti, i Toti comunque non usciranno dal club

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