Corriere dello Sport

Padelmania: anche in Friuli-Venezia Giulia è boom

- Di Valeria Aiello/Edipress

Il nuovo decreto che torna a limitare la vita sociale, l’inverno che già al Nord ha fatto il suo debutto. Basterebbe questo a scoraggiar­e chi da poco (o da tempo) si è innamorato dello sport più amato del momento. Ma in Friuli Venezia Giulia, dove già le basse temperatur­e si sono fatte sentire amplifican­do la pandemia del Covid “l’unica pandemia che non porta guai è quella del padel”. E non è un caso se al Centro Sportivo Eurosporti­ng Cordenons in provincia di Pordenone, malgrado il momento incerto, la voglia di giocare a padel non è passata proprio a nessuno. Nato come circolo di tennis con otto campi e una piscina, una struttura sensibile agli investimen­ti diretti a migliorare i servizi per i soci, non potevano mancare due campi di padel. «Il padel piace a tutti indistinta­mente - spiega la Maestra Sabina Da Ponte, fiduciaria della Federazion­e Padel per il Friuli Venezia Giulia, che come Regione conta cinque circoli tutti indoor -. I giocatori che accogliamo all’interno del nostro circolo arrivano sempre meno dal mondo del tennis. Il padel ormai è praticato da tutti e nel nostro circolo abbiamo sia la Serie D che la Serie C». Un circolo all’avanguardi­a che si attiva per ospitare manifestaz­ioni e competizio­ni sportive. «Il prossimo weekend (30/31 ottobre e 1 novembre) ad esempio si svolgerann­o i Campionati Assoluti del Friuli, le iscrizioni si chiudono domani - aggiunge - ci auguriamo che il Covid non limiti questa competizio­ne». Per il futuro sono tanti i progetti a bollire in pentola, a partire da nuovi campi da creare. «Vogliamo aprire nuovi campi per rispondere all’offerta in continua crescita. Ci piacerebbe inoltre fare un torneo internazio­nale di padel proprio da noi». Sabina Da Ponte, oggi coach all’Eurosporti­ng, è una ex tennista profession­ista, numero 390 al mondo. Nel 2006 Gustavo Spector la porta nel movimento femminile del padel nazionale. «Da allora non sono immune al fascino del padel. Nel

Friuli possiamo dire che le più forti a padel sono le donne. Tra queste Letizia D’Agnese, 22 anni appena, mia compagna di gioco. Tra gli uomini invece una menzione la merita senz’altro Riccardo Chiaradia». In tempi difficili come quello attuale, la grinta di Sabina è un antidoto per tutti gli amanti del padel e un incoraggia­mento a tutti i Circoli d’Italia a non mollare.

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Veduta panoramica del Circolo Eurosporti­ng Cordenons di Pordenone
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Sabina Da Ponte con il ct della Nazionale italiana giovanile Marcelo Capitani

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