Corriere dello Sport

MODENA SI SCOPRE A TRAZIONE VETTORI

L’opposto è finalmente recuperato dall’incidente alla spalla in scooter Quando l’azzurro gira, gli emiliani vincono. Ma Giani lo sprona «Dev’essere decisivo sempre»

- Di Stefano Ferrari

Nella Modena che a Padova vince e convince c’è un grande protagonis­ta, Luca Vettori. In pratica, un ritorno. E’ stato lui l’mvp domenica: l’opposto azzurro è stato capace di mettere giù 22 punti con una percentual­e del 61%, numeri sontuosi che fanno capire due cose: la prima che il “Vetto” è tornato dopo l’infortunio alla spalla per una caduta dallo scooter rimediato in estate e che lo aveva tenuto ai margini del progetto tecnico di Modena per un po’. La seconda, è che, se gira Vettori, tutta la Leo Shoes gira e di solito vince.

E’ praticamen­te matematico: quando l’opposto parmigiano è in giornata, la sua squadra non ha seri problemi a imporsi; quando è fuori dal gioco (vedi nelle recenti gare contro Monza o Milano) ecco che per i gialloblù sono dolori. Per questo coach Andrea Giani, che era uno che di fasi decisive di partita se ne intendeva quando calcava il flex da giocatore, l’indomani della buona prova del suo opposto preferisce il bastone alla carota: «Luca è in crescita, certo, ma dev’essere decisivo sempre, anche all’inizio e non solo quando è “caldo” - ha detto il “Giangio” - Perchè è vero che ci sono momenti più importanti di altri nel corso del match, ma anche i primi palloni lo sono. A Padova sulle prime due “freeball” non è dentro deciso come si dovrebbe, mentre dopo sì, molto bene. Quello di opposto è un ruolo molto importante, Luca deve proprio per questo mettere sempre la determinaz­ione che ha messo in alcune fasi del match, non solo a intermitte­nza».

DIALOGO. Detto da uno che, non solo è il tuo tecnico, ma ha il curriculum di Andrea Giani suona come un consiglio molto prezioso. E il diretto interessat­o che, quando scende in campo costringe a un giro strano i compagni per via del numero minimo di italiani (entra Estrada Mazorra, esce Christenso­n, sostituito in regia dal giovane Porro), conferma: «Sì, il coach me ne ha parlato a fine partita e sono contento l’abbia fatto. E’ un modo per crescere, per comprender­e dove si deve migliorare, come fare per essere sempre sul pezzo - ha detto Vettori - In alcune circostanz­e sono stato meno deciso, e come dice lui stesso, non devo pensare solo ad essere vincente in battuta o quando schiaccio, ci sono tanti frangenti del match in cui un opposto deve fare la differenza».

Intanto, la spalla va sempre meglio: «Solo in qualche caso con palla alta faccio ancora un po’ fatica, ma l’infortunio è un ricordo lontano. Dolore vero non ne ho mai avuto, erano piuttosto i movimenti che non erano fluidi mentre adesso lo sono di più. Mvp a Padova? Beh, fa piacere, vuol dire che sono tornato a livelli buoni. E’ stato bello però vedere come tutta la squadra, quando non ero a posto, si sia sforzata di sopperire a questa mia situazione, un po’ tutti hanno fatto la loro parte e mi ha fatto piacere. Ora cerchiamo di giocare al meglio in questa fase: dopo tanti mesi di stop per via del Covid, c’è tanta voglia di fare bene” ha chiuso Vettori. Che è tornato, e con lui è tornata Modena.

Luca: «Il coach me lo ha detto a Padova Ha ragione, coi suoi consigli crescerò»

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LEGA VOLLEY L’opposto Luca Vettori, 29 anni, attacca il muro di Padova

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