Corriere dello Sport

Tamponi ansia Lazio per Bruges

La brutta sorpresa ieri mattina prima della partita Colpiti dal virus anche altri tre membri del gruppo squadra

- Rindone

Si attendono i risultati dei controlli dell’Uefa A Formello mancavano anche Leiva e Luiz Felipe

Un fulmine a cielo sereno. Ieri poco prima delle 12 con un comunicato il Milan ha annunciato la positività al Covid di Gigio Donnarumma e di Jens Petter Hauge. I due sono stati immediatam­ente messi in isolamento domiciliar­e e non hanno giocato il match contro la Roma. Ai tamponi effettuati domenica, oltre al portiere e al neoacquist­o norvegese, sono risultati positivi anche altri tre membri del gruppo squadra e altri dipendenti del club che non stanno a contatto con i calciatori.

Un piccolo focolaio, insomma. La situazione ha creato notevole preoccupaz­ione a Milanello e in via Aldo Rossi, dove fin dall'inizio dell'epidemia sono state adottate le più rigide misure di contrasto al virus e alla sua diffusione. Adesso la paura è quella di una escalation nello spogliatoi­o, per questo i risultati dei prossimi test che saranno eseguiti (ogni 48 ore o addirittur­a più frequenti visto ci sono pure quelli del protocollo Uefa) sono attesi con il fiato sospeso.

ASINTOMATI­CI. Donnarumma e Hauge, come gli altri tre contagiati, sono asintomati­ci. Prontament­e informata l'Ats competente. Tutta la squadra da ieri, e per dieci giorni, è in isolamento fiduciario. Come successo in occasione della positività di Ibrahimovi­c, l'autorità sanitaria ha permesso al Milan di scegliere se costituire una “bolla” a Milanello (ovvero tutti chiusi lì dentro) oppure se consentire gli spostament­i solo dal centro tecnico alle rispettive abitazioni. Quest'ultima sarà la formula prescelta, come in occasione per esempio della positività di Ibra. La società ha avuto i risultati dei tamponi di Donnarumma e Hauge già domenica intorno a mezzanotte e ieri ha sottoposto immediatam­ente i due a un secondo test nella speranza che si trattasse, come per Hakimi e le due giocatrici della Nazionale femminile, di falsi positivi. Sono stati testati anche gli altri componenti del gruppo squadra e gli esami per fortuna non hanno portato a galla altre positività. «Noi siamo vicini a un'immunità di gregge - ha detto con amarezza il direttore dell'area tecnica Paolo Maldini a Sky - visti tutti i casi che abbiamo avuto. Dobbiamo finire questo campionato seguendo con attenzione il protocollo come ci è stato chiesto dalla Lega». Oltre a Paolo Maldini e al figlio Daniel, nel Milan in precedenza erano stati contagiati anche Duarte, Ibrahimovi­c, Leao, Gabbia e Bonera, collaborat­ore di Pioli.

GIGIO TIFA. Donnarumma ha visto la partita a casa e ha affidato a Instagram il suo pensiero: «Purtroppo - ha scritto - sono risultato positivo al Covid. Innanzitut­to voglio dirvi che sto bene. Inoltre colgo l’occasione per dedicare il mio pensiero a tutti coloro che stanno lottando contro il virus: siate forti! Non mollate! Agli altri ricordo di mantenere le distanze, indossare le mascherine, lavarsi le mani! Tutto aiuta a provare a stoppare questo virus. Intanto stasera sarò davanti alla tv a fare il tifo per i miei compagni.

Forza Milan». Ieri sera tra i pali è andato Tatarusanu, al suo esordio in rossonero. L'ultima partita saltata da Gigio risaliva al 15 gennaio quando, nel match di Coppa Italia contro la Spal, giocò il fratello Antonio.

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ANSA Gianluigi Donnarumma, 21 anni: positivo insieme con Jens Petter Hauge

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