Cina, vince Suning con il pubblico libero di festeggiare
Ventimila spettatori per la finale di ritorno Dove l’incubo è iniziato, il calcio ritrova il sorriso
Aspettando l’Inter ancora claudicante di Antonio Conte, Mister Suning e famiglia sono liberi di esultare per il loro primo titolo nazionale in Cina.
Eder inventa la magia su punizione poi il raddoppio di Teixeira Cannavaro crolla in dieci uomini Zhang sr: «Avanti, è solo l’inizio» E anche l’Inter si congratula
Le immagini che arrivano dall'altra parte del globo sono un misto di nostalgia ma sanno pure di traguardo raggiunto: l'atmosfera festante dello stadio, uno spicchio di esso in tripudio vero perché in fondo a novanta minuti palpitanti si celebra la vittoria di uno scudetto. E quel senso di calcio finalmente genuino che in Italia sembra ancora lontanissimo. Laddove il tackle violentissimo del Covid aveva fatto i primi danni, in Cina, con la pandemia abbattutasi lo scorso inverno. Se da noi abbiamo cercato sprazzi di normalità, nel calcio come dentro la vita quotidiana, lì sono già andati oltre protocolli rigidi e feroci restrizioni. Quasi ventimila persone all'Olympic Sports Centre di Suzhou. Mentre il calcio cinese torna un agglomerato di passione e chiama a raccolta i tifosi, lo Jiangsu Suning – legato a doppio filo all'Inter, per la proprietà condivisa – ottiene il primo titolo della propria storia. Una finale che va invece di traverso a Fabio Cannavaro, tecnico del Guangzhou Evergrande sconfitto 2-1 nel ritorno dell'ultimo atto dei playoff. Succede nel campionato riveduto e corretto, in cui la soluzione di accorciare il format ha preso il sopravvento.
TRACCE DI AZZURRO.
E manda in vetrina chi è arrivato dall'Europa come Alex Teixeira, uno dei tanti brasiliani allevati col tempo dallo Shakhtar Donetsk e autore del secondo gol in finale. Ma ci sono tracce di Inter e di azzurro, nello Jiangsu che dà l'assalto alla storia. Rompe il ghiaccio Eder: l'oriundo che quattro anni fa era parte di una Nazionale spigliata e rampante giunta a un passo dalla semifinale europea. Con l'etichetta di sfavorita almeno quanto lo era, alla vigilia, lo Jiangsu protetto in difesa da un altro ex interista come Joao Miranda. A proposito, i complimenti di matrice nerazzurra non si fanno attendere nel post-partita. «Al presidente di Suning Holdings Group Jindong Zhang, a tutto il gruppo Suning, ai due ex nerazzurri e a tutti i supporter dello Jiangsu Suning vanno le congratulazioni e l'abbraccio del mondo interista».
Lo 0-0 dell'andata lasciava il Guangzhou in condizioni favorevoli. Solo apparentemente, però, perché all'espulsione di He Chao fa immediato seguito la punizione-gol estratta da Eder. L'italo-brasiliano è aiutato da una leggera deviazione di Paulinho in barriera, ma fa saltare il tappo della partita al tramonto del primo tempo. Così, quando Teixeira cucina il raddoppio, l'impresa si materializza del tutto.
NUOVO INIZIO.
Mandando a gambe all'aria il Guangzhou Evergrande, che ha vinto otto degli ultimi dieci titoli in Cina. Lo Jiangsu, acquistato nel dicembre 2015 da Suning Appliance Group, ora esulta: il primo trofeo in 62 anni è più speciale che mai. «Questo campionato non è una fine, ma un nuovo inizio», il commento di Jindong Zhang. «In futuro, dobbiamo sempre mantenere la volontà di lottare per il primo posto, sforzarci di conquistare titoli più importanti e continuare a promuovere lo sviluppo del calcio cinese. Dobbiamo continuare a trasmettere alla società lo spirito di duro lavoro e di intraprendenza nello sport».