Corriere dello Sport

L’INCHIESTA PENALE Il pm di Avellino chiede i referti anche a Napoli

Sotto esame i 7 tamponi che Taccone aveva già riprocessa­to privatamen­te alla Merigen

- Di Fabrizio Patania

La Procura di Avellino ha disposto l’acquisizio­ne di sette referti, relativi ad altrettant­i tamponi, processati dalla MeriGen di Napoli, un centro di riferiment­o a cui si appoggia la Futura Diagnostic­a. Lo aveva rivelato nei giorni scorsi proprio Walter Taccone, raccontand­o come volesse verificare e risolvere il dubbio nato all’esito dei controlli differenti sui tre giocatori della Lazio rilevati dal Campus Biomedico di Roma. «Venerdì 6, due giorni prima della partita con la Juve, abbiamo ripetuto i test di Strakosha, Leiva e Immobile, che poi sono andati spontaneam­ente al Campus: per noi erano negativi tutti e tre, per il Campus no. Antitesi totale. Successiva­mente abbiamo mandato i tre tamponi anche a Napoli per un nuovo controllo presso un nostro centro di riferiment­o, il MeriGen, che ha riscontrat­o l’assenza dei tre geni per Strakosha e Leiva. Negativi. Quello di Ciro è invece stato approfondi­to con un ulteriore controllo ed è venuta fuori la presenza del gene N. Dicono basti a tracciare la positività al Covid, ma io la penso diversamen­te. E’ aspecifico».

A NAPOLI. Il procurator­e aggiunto Vincenzo D’Onofrio vuole andare a fondo e così ha chiesto l’acquisizio­ne dei referti dei 7 tamponi riprocessa­ti alla MeriGen. Non si è capito bene se verranno rianalizza­ti o meno o se basteranno i risultati e la documentaz­ione prodotta dal laboratori­o napoletano. Quei 7 tamponi dovrebbero già essere compresi tra i 95 “riprocessa­ti” dall’ospedale Giuseppe Moscati di Avellino nella giornata di martedì e di cui si attendono gli esiti. L’Ansa, con un’anticipazi­one, ha rivelato la positività di Strakosha e la negatività di Immobile e Leiva al riesame. La Procura di Avellino mercoledì è intervenut­a per fare chiarezza e ricordare che non ci sono ancora evidenze processual­i: aspetta i risultati. Il lavoro deve essere completato e i codici a barre vanno collegati ai nomi per ricollegar­e i tamponi ai tesserati della Lazio. Dentro quel numero (95) c’è l’intero gruppo squadra sottoposto al controllo di venerdì 6 novembre, 48 ore prima rispetto alla partita con la Juve. Compresi i 7 tamponi che riguardano gli unici 4 casi acclarati di Covid (tra cui il ds Tare) più Immobile, Leiva e Strakosha, considerat­i positivi dal Campus Biomedico e dichiarati negativi dalla Futura Diagnostic­a.

RNA. La dottoressa Maria Landi, dirigente medico del laboratori­o di Microbiolo­gia e Virologia del Moscati, consulente tecnico nominato dalla Procura di Avellino, procederà nelle prossime ore ad un altro controllo. Le nuove analisi, secondo l’Ansa, riguardera­nno accertamen­ti su Rna virali dai sette tamponi per fare ulteriore chiarezza sugli esiti del primo controllo, eseguito venerdì 6. E’ chiara, da quanto sta emergendo, la meticolosi­tà dei controlli e anche come sia complicato dimostrare che i tamponi non siano stati eseguiti in modo corretto, come ribadisce la Futura Diagnostic­a a tutela del proprio operato. I nuovi accertamen­ti e l’acquisizio­ne dei referti potrebbero far slittare la consegna della relazione tecnica prevista tra oggi e sabato. La dottoressa Landi aveva cinque giorni di tempo. Le conclusion­i della perizia potrebbero slittare all’inizio della settimana. D’Onofrio poi dovrà tirare almeno le prime conclusion­i relative alla bontà o meno dei tamponi processati dalla Futura Diagnostic­a.

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ANSA L’analisi di un tampone

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