L’INCHIESTA PENALE Il pm di Avellino chiede i referti anche a Napoli
Sotto esame i 7 tamponi che Taccone aveva già riprocessato privatamente alla Merigen
La Procura di Avellino ha disposto l’acquisizione di sette referti, relativi ad altrettanti tamponi, processati dalla MeriGen di Napoli, un centro di riferimento a cui si appoggia la Futura Diagnostica. Lo aveva rivelato nei giorni scorsi proprio Walter Taccone, raccontando come volesse verificare e risolvere il dubbio nato all’esito dei controlli differenti sui tre giocatori della Lazio rilevati dal Campus Biomedico di Roma. «Venerdì 6, due giorni prima della partita con la Juve, abbiamo ripetuto i test di Strakosha, Leiva e Immobile, che poi sono andati spontaneamente al Campus: per noi erano negativi tutti e tre, per il Campus no. Antitesi totale. Successivamente abbiamo mandato i tre tamponi anche a Napoli per un nuovo controllo presso un nostro centro di riferimento, il MeriGen, che ha riscontrato l’assenza dei tre geni per Strakosha e Leiva. Negativi. Quello di Ciro è invece stato approfondito con un ulteriore controllo ed è venuta fuori la presenza del gene N. Dicono basti a tracciare la positività al Covid, ma io la penso diversamente. E’ aspecifico».
A NAPOLI. Il procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio vuole andare a fondo e così ha chiesto l’acquisizione dei referti dei 7 tamponi riprocessati alla MeriGen. Non si è capito bene se verranno rianalizzati o meno o se basteranno i risultati e la documentazione prodotta dal laboratorio napoletano. Quei 7 tamponi dovrebbero già essere compresi tra i 95 “riprocessati” dall’ospedale Giuseppe Moscati di Avellino nella giornata di martedì e di cui si attendono gli esiti. L’Ansa, con un’anticipazione, ha rivelato la positività di Strakosha e la negatività di Immobile e Leiva al riesame. La Procura di Avellino mercoledì è intervenuta per fare chiarezza e ricordare che non ci sono ancora evidenze processuali: aspetta i risultati. Il lavoro deve essere completato e i codici a barre vanno collegati ai nomi per ricollegare i tamponi ai tesserati della Lazio. Dentro quel numero (95) c’è l’intero gruppo squadra sottoposto al controllo di venerdì 6 novembre, 48 ore prima rispetto alla partita con la Juve. Compresi i 7 tamponi che riguardano gli unici 4 casi acclarati di Covid (tra cui il ds Tare) più Immobile, Leiva e Strakosha, considerati positivi dal Campus Biomedico e dichiarati negativi dalla Futura Diagnostica.
RNA. La dottoressa Maria Landi, dirigente medico del laboratorio di Microbiologia e Virologia del Moscati, consulente tecnico nominato dalla Procura di Avellino, procederà nelle prossime ore ad un altro controllo. Le nuove analisi, secondo l’Ansa, riguarderanno accertamenti su Rna virali dai sette tamponi per fare ulteriore chiarezza sugli esiti del primo controllo, eseguito venerdì 6. E’ chiara, da quanto sta emergendo, la meticolosità dei controlli e anche come sia complicato dimostrare che i tamponi non siano stati eseguiti in modo corretto, come ribadisce la Futura Diagnostica a tutela del proprio operato. I nuovi accertamenti e l’acquisizione dei referti potrebbero far slittare la consegna della relazione tecnica prevista tra oggi e sabato. La dottoressa Landi aveva cinque giorni di tempo. Le conclusioni della perizia potrebbero slittare all’inizio della settimana. D’Onofrio poi dovrà tirare almeno le prime conclusioni relative alla bontà o meno dei tamponi processati dalla Futura Diagnostica.