E Rino fa un’indigestione del Diavolo
ALLENAMENTO CON POCHI ELEMENTI A CASTELVOLTURNO
NAPOLI - Vale tutto, anche ciò che sembra un pallido dettaglio esistenziale: e un allenamento con meno d’una decina di calciatore ha un senso (per forza) e deve avercelo, soprattutto perché spinge a far calare i «superstiti» di quella che impropriamente viene chiamata «sosta», nella sfida che brilla all’orizzonte. Quando si ricomincerà, dunque tra dieci giorni, ci sarà Napoli-Milan e dentro di sé, al di là delle suggestioni del passato, delle sfide intestine che trasformeranno per qualcuno una partita in un derby, ci sarà comunque la classifica: da quattordici punti a diciassette è niente, praticamente un’ora e mezza, e l’occasione spinge a comprendere da adesso, in questa Castel Volturno vuota e però densa già di fibrillazione, cosa possa significare.
UN SOLO GIORNO. Gattuso non fa sconti e dunque procede secondo tabelle personali, per tenere il Napoli «carico» e spumeggiante e non dare mai l’impressione che possa indietreggiare anche di un solo centimetro. C’è poco meno di una squadra a disposizione ma basta e avanza egualmente per trasmettere concetti-chiave, anche tattici, e infondere psicologicamente certezze. E quindi: allenamento anche oggi e anche domani, poi domenica, dato che il settimo in genere si riposa, libertà (vigilata, viste le restrizioni), con la possibilità almeno di staccare un po’ e di prendersi una piccolissima pausa, sino a lunedì pomeriggio, quando il Centro Sportivo riaprirà e il Napoli comincerà ad aspettare a braccia aperte tutti i suoi Nazionali, che sono sedici e rappresentano (nel loro piccolo) un record.
ECCOLI. Volendo, si può allestire una formazione, fingendo di avere un espulso: Contini; Malcuit, Manolas, Maksimovic, Ghoulam; Politano, Bakayoko, Demme; Petagna, Llorente, roba da 4-3-2, sistemato per quel che si può, ma soprattutto indirizzato mentalmente verso quella che adesso diventa la super-sfida della stagione, tra la prima (il Milan) e la terza (il Napoli). Di contenuti tattici si comincerà a studiare, almeno sul campo, quando sarà rientrato il resto del gruppo o almeno una parte, per aver la possibilità di «giocarsela» in undici.
LO STUDIO. Però, intanto, Gattuso non si sta negando niente e si è organizzato la sua Grande Abbuffata sul Milan, da studiare partita su partita e mica soltanto in queste ultime partite, quella non proprio felici con Lille e Verona, ma innanzitutto «gustandosi» i segreti della prima fase, quella nella quale veramente i rossoneri ne sapevano (almeno) una più del Diavolo. E’ da lì che sta cominciando l’assalto ai padroni del campionato.
Il tecnico ha iniziato a studiare la sfida col Milan guardando partita su partita