IL BRASILIANO Danilo: Gioco dove mi dice Pirlo
DIFENSORE A TUTTO CAMPO, STREGATO DAL TECNICO FUORICLASSE
Per necessità e per scelta, l'unico giocatore della Juve sempre presente in campo è stato Danilo. Ora terzino, ora difensore centrale, ora tutti e due. Nella prima fase dell'era Pirlo, proprio il brasiliano si è trasformato in un elemento imprescindibile, trovando quella continuità di rendimento che gli era mancata nella sua prima stagione in bianconero. E dal ritiro del Brasile, ecco che Danilo può fare il punto su tutto. Anche sul tema della posizione in campo, considerando come la sua evoluzione tattica sia stata fin qui una delle chiavi del sistema fluido targato Andrea Pirlo: «Sono un difensore, non è un problema la posizione. La cosa più importante nel calcio è l’occupazione dello spazio, fare il movimento giusto al momento giusto. Questo non dipende dalla posizione. In una linea difensiva che vuole costruire l'azione, cambia poco il lato in cui si gioca, è più una questione di spazio occupato. Al Real non ho giocato tanto e a volte ho fatto anche il terzino sinistro, mentre al City ho giocato in tutte le posizioni della difesa e anche a centrocampo, ma mi definisco un difensore. Per prepararci nei cambi di ruolo sono stati fondamentali i video, soprattutto con un calendario pieno di partite e con poco tempo di preparazione. Un atleta di alto livello deve fare affidamento su questo, sui video e su questo tipo di informazioni per prepararsi al gioco offensivo e difensivo. Pirlo mi sta utilizzando in un ruolo simile a quello che avevo al City, è una posizione a cui ero abituato e conoscevo già, questo mi ha aiutato», ha raccontato a Globo Esporte.
CON PIRLO E NEDVED. Immediata quindi l'intesa tra Danilo e Pirlo: «Ha ancora un po’ di comportamenti da calciatore, ma ha già una grande leadership. È importante per un allenatore conquistare il gruppo, non solo in termini di rispetto, ma anche che la squadra segua le sue idee di calcio. Abbiamo avuto un inizio di lavoro molto promettente. L’altro giorno si è fermato a tirare qualche punizione, io sono stato il primo a sedermi a guardare. Per quello che ha fatto da calciatore bisogna ascoltarlo e guardare, è stato uno dei migliori».
Alla Juve da un anno e qualche mese, Danilo ormai è completamente inserito nell'ambiente bianconero. Grazie anche a un rapporto particolare con Pavel Nedved: «Passo tanto tempo con lui, un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Ogni tanto ci sediamo, prendiamo un caffè e penso: “Sto parlando con Nedved”. Parliamo molto di calcio ed è importante avere accanto questo tipo di persone».
«Quando lui resta in campo a battere le punizioni: ti siedi e guardi e basta»