ALLARME SANCHEZ BUFERA INTER-CILE
Nuovo stop per un fastidio muscolare. Il ct Rueda: «Avrebbero dovuto ascoltarci, invece (in Italia) l’hanno fatto giocare». Il club: «Dichiarazioni inaccettabili»
Èdi nuovo allarme Sanchez. E a margine scoppia la bufera tra il ct cileno Reinaldo Rueda e l’Inter. Innanzitutto, i fatti: l’attaccante ha accusato un fastidio muscolare durante l’allenamento di mercoledì ed è uscito anzitempo dal campo. Il club nerazzurro ha subito preso contatto con lo staff medico della “Roja” e ha appreso che si tratterebbe di un semplice affaticamento. Tenuto conto dei precedenti, in casa Inter, la preoccupazione si è subito alzata ai livelli di guardia. Il Cile, infatti, questa notte affronterà il Perù per le qualificazioni Mondiali e Rueda ha fatto capire di voler schierare Alexis. Solo che è andato anche oltre, entrando in rotta di collisione con il club di viale della Liberazione.
ATTACCO. Prima ha confermato il problema («Sanchez si trascina un fastidio. E’ stato visitato alla Clinica Meds ed è stata esclusa qualsiasi situazione complessa»), poi, però, pur senza citarla, il ct cileno ha attaccato frontalmente l’Inter: «Con tutto il rispetto per le istituzioni europee, vorrei che tenessero in considerazione anche i nostri medici. Sono orgoglioso del nostro staff, che ha già dimostrato di essere di altro livello. Avrebbero dovuto ascoltarci e fare più attenzione, quando è tornato, invece prima lo hanno fatto giocare per 45’ e poi per 90’. Dovevano curarlo come l’abbiamo fatto noi. Deve essere chiaro a tutti che non è più l’epoca coloniale».
Grande agitazione in casa nerazzurra: mercoledì Alexis ha lasciato il campo in anticipo ma questa notte contro il Perù dovrebbe esserci
REPLICA. La risposta da viale della Liberazione non si è fatta attendere. E i toni sono stati altrettanto duri. L’Inter, infatti, «ritiene inaccettabili, offensive e non corrispondenti alla realtà le dichiarazioni del ct del Cile Reinaldo Rueda. Il club ha da sempre la massima collaborazione e ottimi rapporti con tutti gli staff delle rappresentative nazionali. Nel particolare caso di Alexis Sanchez, il giocatore ha riscontrato un problema fisico in quasi tutte le convocazioni con la propria nazionale. In una di queste ha subito un grave infortunio che lo ha tenuto per tre mesi lontano dai campi da gioco. Questo ha rappresentato un grave danno sportivo per il club, da sempre attento alla salute dei propri giocatori». Peraltro, nelle parole di Rueda c’erano anche una serie di incongruenze. Alexis, infatti, dopo l’ultima sosta giocò solo 7’ nel derby e poi fu titolare contro il Borussia Moenchengladbach, uscendo all’intervallo per una contrattura all’adduttore destro, che poi gli fece perdere le gare con Genoa e Parma. Resta il fatto che ora il clima è diventato incandescente e nell’Inter aumentano le preoccupazioni per la gestione dell’attaccante.
SPUNTATO. In merito a Sanchez, peraltro, c’è anche da fare un’ulteriore considerazione, ma sul suo rendimento in campo. Visto che, in questo primo scorcio di stagione, è riuscito a incidere poco o nulla. Si ricordano solo due flash, vale a dire i suoi lanci per Hakimi che hanno poi portato ai gol di Lukaku contro Fiorentina e Benevento, ovvero nelle prime due giornate. Ebbene, uno dei problemi è proprio questo: il cileno, infatti, frequenta poco l’area di rigore avversaria e sta più spesso sulla trequarti. Il risultato è che, oltre a non segnare, fatica anche ad andare tirare. E’ vero che è rimasto in campo soltanto 251’, ma ha calciato in porta solo 4 volte, 3 delle quali con il Benevento: troppo poco. Da sottolineare, poi, che l’Inter ha investito parecchio su di lui. Lo avrà anche riscattato a zero dal Manchester United, ma gli garantisce comunque un ingaggio da 7 milioni per 3 stagioni, che lo pone nella fascia più alta della rosa assieme a Lukaku e Lautaro.
PRANZO. In attesa di avere maggiori indicazioni sulle condizioni di Sanchez, oggi pomeriggio l’Inter affronta in amichevole alla Pinetina il Monza, preceduta da un pranzo tra Marotta e Galliani. Intanto, Vecino fa sapere, tramite “El Observador”, che «se tutto va bene tornerò a giocare a gennaio».
Secondo i medici della Roja sarebbe solo un affaticamento Clima incandescente