Pedro, da scarto a nuovo goleador
LA PUNTA ANDATA AL FLAMENGO SEGNA ORA A GETTO CONTINUO
- Si è ripreso tutto in meno di 12 mesi, andando oltre anche alla pandemia che sta mettendo in ginocchio il mondo. Pedro, 23 anni, ha stretto i denti e in questi mesi si è confezionato il capitolo più bello, quello della rivincita. Sì, perché dalla maglia numero 9 viola, quella che senza timori, nell’estate 2019, aveva deciso di indossare consapevole degli illustri predecessori che l’avevamo portata (da Batistuta, la storia del gol della Fiorentina a Luca Toni, che ci ha vinto pure una Scarpa d’Oro), grazie alla rinascita sancita al Flamengo, è arrivato a prendersi finalmente quella della Seleçao, la stessa che un grave infortunio al ginocchio gli aveva già tolto una volta. Ieri lo ha elogiato pure il ct Tite: «Mi piace molto, ha qualità sotto porta, potrà aiutarci».
RESILIENZA PEDRO. Pedro ha riavvolto il nastro ed ha ricominciato tutto da capo, esempio perfetto di resilienza. Troppo pochi i 59 minuti spalmati in quattro gare sommati in A, specie alla luce degli 11 milioni investiti sul suo cartellino (Fluminense). Servivano gol pesanti subito, non si poteva aspettare il pieno recupero dal problema al ginocchio (a cui, nei mesi fiorentini, si sommò pure un fastidio muscolare). Per questo, a gennaio è stato deciso di mandarlo in prestito, di nuovo in Brasile. Con un diritto di riscatto fissato per il club carioca fissato sui 13 milioni, capaci di garantire alla Fiorentina una importante plusvalenza.
SOGNI BRASILIANI. Adesso che quel ragazzone si è rimesso al centro del suo mondo, fatto di gol, 17 in 29 gare (di cui 10 nelle 18 giornate di Brasilerao giocate fin qui, terzo marcatore) segnati in ogni modo, da dentro l’area ma anche da fuori, tutti si sono accorti di lui. Il Flamengo, quel club che in passato se lo era lasciato scappare, spera di convincere la Fiorentina a rinegoziare i termini dell’accordo, magari dilazionando il pagamento in più soluzioni. Il Covid ha, di fatto, messo al tappeto l’economia mondiale ed il club rubro-negro ha già investito una tombola la scorsa estate su Gabigol: la missione è quella di trovare quanto prima il denaro necessario, prima di vedersi sfuggire quello che è diventato in un attimo il centravanti di riferimento. Pedro sta facendo meglio pure dell’ex Inter. Viaggia addirittura a velocità doppia, lo dicono i numeri (10 gol in campionato contro 5).
TEMPO DI RIFLESSIONI. Il ds viola Pradè, adesso, si aspetta di capire quella che effettivamente sarà la strategia del club brasiliano, che non ha ancora acceso il diritto di riscatto conquistato. La Fiorentina, dal canto suo, riflette, consapevole di essersi comunque garantita un diritto di riacquisto futuro del calciatore. Pedro, invece, resta concentrato sul suo obiettivo: non vuole smettere di segnare e, soprattutto, di stupire.
Lo ha elogiato anche il ct della Seleçao Tite: «Mi piace molto ha tante qualità»