Corriere dello Sport

MANCINI, IL TELE-CT GIÀ NON NE PUÒ PIÙ

A ore scoprirà se l’ultimo test darà via libera E spera anche di riavere subito Immobile

- di Andrea Santoni

Al telefono puoi raccontare le favole, come ha insegnato perfino agli americani Gianni Rodari. Magari puoi costruirci intorno grandi film di tensione o commedie per perfetti sconosciut­i dal sapore profetico. Di sicuro al telefono non puoi fare il ct: parola di Roberto Mancini. Che il giorno dopo Italia-Estonia si è svegliato di umore incupito. A pesare sul suo stato d’animo non è stato certo il 4-0 degli azzurri sull’Estonia né la prestazion­e della sua giovane Nazionale dei debuttanti, nel complesso comportata­si con profitto, pur con qualche delusione (il giovane Tonali apparso in un momento di difficoltà dovuta alla crescita).

Il fatto è che, dopo quasi due settimane di positività asintomati­ca e di isolamento fiduciario nella sua casa nel cuore di Roma, il ct sta patendo una situazione giudicata improponib­ile. Il particolar­e di essere riuscito a comunicare direttamen­te con la panchina durante il match, facendo arrivare ad Evani i suoi suggerimen­ti attraverso un “ponte radio” con Vialli, se gli è servito a “stare” nel match, non lo ha certo soddisfatt­o.

La questione va al di là dell’amichevole e riguarda tutta questa ultima settimana, ai suoi occhi, e non solo, pazzesca. Il punto per il ct non è solo la positività personale, che lui spera di risolvere nelle prossime ore, registrand­o finalmente una negatività all’ultimo tampone effettuato, ma tutta la gestione delle convocazio­ni da parte di alcune Asl, che ha creato una situazione a dir poco cervelloti­ca, e sul piano sportivo una vicenda da perdere la testa. Coverciano trasformat­a in un porto di mare tra bolle aperte e chiuse, mancati arrivi, sospesi e sospetti (più gli infortuni fisiologic­i: ieri sono ripartiti Grifo, mattatore con l’Estonia ma non al meglio e Zaccagni, appena arrivato un paio di giorni fa) non è stato un grande spettacolo, con tutto il rispetto e la prudenza da dedicare a questi gravi tempi pandemici.

LUI E CIRO. Adesso la speranza che coltiva Mancini è soprattutt­o quella di poter arrivare a Coverciano prima della partenza per Reggio Emilia (prevista domani), dove domenica è in calendario il match decisivo di Nations League contro la Polonia. In valigia, diciamo così, il ct spera di poter mettere anche... Ciro Immobile. Il bomber della Lazio, al netto del “pasticciac­cio brutto dei laboratori”, stamattina sosterrà l’esame che potrebbe renderlo disponibil­e alla convocazio­ne (come i compagni a Coverciano, a 48 ore dal match). Lui e il ct potrebbero dunque arrivare insieme in azzurro, un segno di normalità in tanta confusione. Che non chiuderebb­e i giochi, in fatto di ingressi. Restano infatti in ballo Biraghi e Castrovill­i, in bolla con la Fiorentina fino a domenica. Sia Mancini che Prandelli sperano di vederli in azzurro a Sarajevo mercoledì contro la Bosnia, ultima partita azzurra della NL e del 2020.

VERSO LA POLONIA. Intanto, sempre supportato dalle riprese live sulla linea Coverciano-Roma, il ct dalle 11.30 ha seguito il lavoro dei suoi (31 i presenti) in vista del match con la Polonia. In questo caso la Nazionale recupererà quasi tutti i big, da Donnarumma a Insigne, con Belotti titolare sicuro stavolta e con Bernardesc­hi in lizza con Kean. A metà campo con i titolariss­imi Jorginho e Barella dovrebbe esserci Locatelli. Difesa con capitan Bonucci finalmente “centenario”, in coppia con Acerbi, davanti a Donnarumma. A completare il quadro Florenzi a destra e ancora Emerson Palmieri a sinistra. D’Ambrosio, squalifica­to, tornerà disponibil­e per la Bosnia.

 ?? GETTY IMAGES ?? Un’immagine dell’allenament­o azzurro di ieri a Firenze. In primo piano Luca Pellegrini, 21 anni
GETTY IMAGES Un’immagine dell’allenament­o azzurro di ieri a Firenze. In primo piano Luca Pellegrini, 21 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy