Vicenza, salgono a sei ora i positivi
- Si fa presto a dire svolta. Soprattutto quando è arrivato un successo liberatorio, che in questo caso rappresenta anche il primo della stagione. Ma per il Vicenza, iscrittosi al gruppo delle pretendenti perlomeno alla zona play-off, quell'aria di serenità – dopo aver battuto la Cremonese – è un sentimento offuscato dalle notizie degli ultimi giorni, con la pluri-positività al Covid emersa a fronte degli ultimi tamponi. Non ci sono novità confortanti: sei giocatori del Vicenza e due membri dello staff tecnico sono stati contagiati. Si tratta di Beruatto, Bruscagin, Barlocco, Giacomelli, Padella e Pontisso. I primi cinque hanno accertato la positività già mercoledì sera, per Pontisso invece il tutto è emerso ieri. Una beffa, per il centrocampista, oltre al vero danno che riguarda la rottura del legamento crociato anteriore. Il ragazzo dovrà operarsi, e il campionato rischia di essere compromesso. Tutti i tesserati, nel frattempo, sono stati posti in isolamento domiciliare. «E' un momento difficile per il Paese e anche per la nostra società», commentava ieri il presidente Renzo Rosso. «Il Covid ci ha colpito, e anche in maniera pesante. Ma siamo preparati e cercheremo di affrontare questo momento delicato facendo ancora più squadra e sostenendoci a vicenda. Un ringraziamento speciale va a tutti gli operatori sanitari che stanno aiutando noi e tutto il nostro territorio a passare questo periodo tremendo».
SOLO SALVEZZA. Lo slancio che hanno dato i tre punti ottenuti a Cremona, si infila nelle ambizioni fin qui nascoste dalla classifica. Ma le complicazioni emerse in queste ore non aiutano certo, anche perché alla ripresa il Vicenza avrà un calendario di fuoco. Dieci giorni con Chievo, Empoli e Monza da affrontare tutti d'un fiato: il cammino più complicato che Di Carlo deve fronteggiare. «Il primo obiettivo è il consolidamento della categoria», ha avvertito il tecnico. «Capisco che magari attorno all'ambiente possano formarsi altri pensieri, ma va anche rispettato il lavoro dell'allenatore e del gruppo. Per questo io parlo solo di salvezza».