SPAVENTO ROSSI INCUBO A LIETO FINE
Positivo al tampone per il rientro a Valencia, solo ieri il via libera «Stavo vivendo un brutto sogno»
Il team ufficiale Yamaha è la squadra di MotoGP che in questo 2020 ha più avuto problemi legati al Coronavirus. A partire dagli ingegneri giapponesi che hanno dovuto dare forfait al GP di Le Mans, per restare in quarantena ad Andorra, causa la positività di uno di loro (e tra queste sei persone c’era anche il project leader Takahiro Sumi), per passare dai cinque tecnici che il weekend scorso hanno dovuto abbandonare il circuito, tra cui c’era il telemetrista di Maverick Viñales (positivo) e il team director Massimo Meregalli, per finire poi con Valentino Rossi, unico pilota della classe regina ad aver preso finora direttamente il Covid-19.
I TAMPONI. E dopo aver saltato il doppio appuntamento di Aragon ed esser tornato in pista solo il sabato del primo GP disputato a Valencia, Valentino se l’è vista brutta di nuovo. Infatti da mercoledì circolava la voce che il suo tampone, svolto proprio per tornare a Valencia - avendo corso il rischio di rientrare a casa, cosa caldamente sconsigliata dall’IRTA - fosse positivo e qualche allarmismo si era creato. Fortunatamente i due tamponi successivi sono risultati negativi: quello fatto mercoledì, che gli ha concesso di partire per la città spagnola, e l’ultimo di ieri, che l’ha definitivamente scagionato e gli ha permesso di entrare nel paddock del “Ricardo Tormo”.
«Pensavo di essere in un incubo» ha raccontato il nove volte campione del mondo. «Il mio medico mi aveva detto che non era possibile che fossi di nuovo positivo, che si trattava di un tampone non chiaro, e mi aveva assicurato che sarei stato negativo. Il risultato di mercoledì mi ha molto tranquillizzato». Ora resta solo un brutto ricordo: «L’importante è che sono qui, mi sento bene fisicamente, non ho avuto nessun problema, ho visto la mia moto ed è tutto a posto».
GP DI VALENCIA. Se inizialmente era sembrato che Garrett Gerloff fosse stato allertato in vista della sostituzione del Dottore, la notizia è stata poi smentita e ora Rossi può concentrarsi appieno sul fine settimana, il penultimo della stagione. Tutto è pronto e sembrano esserci anche alcuni fattori positivi: «La settimana scorsa è stata molto difficile per tutti i piloti Yamaha, invece adesso le previsioni meteo sono migliori per tutto il weekend. Speriamo con più grip di essere più competitivi».
Proprio per questo weekend inoltre è atteso l’annuncio di Cal Cruthlow come futuro collaudatore Yamaha per le due prossime stagioni e Rossi ha commentato: «Penso sia stata una buona idea, è veloce, quest’anno è in attività e con lui ho un buon rapporto. Anche Dovizioso lo sarebbe stato». Questa mossa equivale alla fine della collaborazione tra Yamaha e Jorge Lorenzo e lo stesso Rossi ammette: «Lorenzo era un buon pilota con la M1, ma penso che Cal e Dovi, avendo corso quest’anno, siano più preparati».
DOVI. Il prossimo anno pare proprio che non troveremo più in MotoGP Andrea Dovizioso, che si è liberato da ogni accordo formale in attesa di un buon progetto e Rossi, di qualche anno più grande, ha commentato: «Queste sono scelte molto personali. L’età è solo uno dei tanti fattori. Dovi è un grandissimo appassionato di moto, è uno che lo trovi il pomeriggio a Faenza con i suoi amici che fa la grigliata e gira con la moto da cross». Essere un pilota della top class non è così facile come può sembrare: «Tutto quello che ruota intorno alla MotoGP è difficile, ci sono tanti impegni. Per continuare a farlo bisogna avere anche altre motivazioni». Il pesarese rispetta in pieno la decisione del forlivese e ipotizza: «Magari capirà quanto gli manca la MotoGP, o magari deciderà di stare a casa e divertirsi con gli amici e qualche volta andremo a girare insieme».