Corriere dello Sport

Eriksen e Sanchez Inter sotto tiro

Il rinnovo in fase di stallo, i guai fisici, ma domenica è il suo compleanno Scosso dalle critiche per l’errore dell’Olimpico, Dybala ora insegue la svolta. Obiettivo: tornare a essere il vero 10 che fa la differenza

- Di Filippo Bonsignore

Il danese si sfoga nel ritiro della nazionale: «La gente vorrebbe vedermi giocare ma Conte ha idee diverse. Non sto vivendo quello che avevo sognato». «Alexis curato male»: lite Cile-club

Alla riconquist­a della Juve. Dybala è in missione e l’obiettivo è renderla non impossibil­e. Paulo ha una voglia matta di voltare pagina, di archiviare il periodo buio che dura ormai da fine luglio, con un susseguirs­i di eventi e situazioni che gli hanno fatto perdere il sorriso. La Joya era uscito tutto sommato bene dall’emergenza coronaviru­s che l’aveva toccato da vicino la scorsa primavera (46 giorni a lottare contro il Covid; «i negazionis­ti - ha detto a Vanity Fair hanno lo stesso valore intellettu­ale dei terrapiatt­isti») ed era risultato decisivo, insieme a Ronaldo, nella vittoria del nono scudetto consecutiv­o. Tanto da vincere anche il titolo di migliore giocatore della serie A. Insieme al successo tricolore, però, è arrivato anche un infortunio muscolare, con successiva ricaduta nella notte del crollo con il Lione. E da lì è iniziata la lunga rincorsa, che non è ancora arrivata al traguardo. In questi mesi c’è stata poca gioia per il Diez: il lento recupero, l’attesa per il ritorno in campo, gli acciacchi fisici patiti durante il viaggio in Argentina a ottobre senza giocare un minuto con la Seleccion, l’esordio stagionale in Champions in casa della Dinamo Kiev, tre gare da titolare senza brillare con Verona, Barcellona e Spezia (a parte un finale in crescendo con l’Hellas), il primo gol (e mezzo) a casa del Ferencvaro­s, la manciata di minuti con la Lazio e la leggerezza da cui è nato il pari biancocele­ste in extremis, l’infezione urinaria che lo ha costretto a rinunciare alla Nazionale.

FERITO. Ecco, partiamo proprio dagli ultimi episodi. Dybala è rimasto scosso dal diluvio di critiche ricevute sui social dopo l’errore dell’Olimpico. Lui, che da sempre è nel cuore dei tifosi bianconeri, non si aspettava messaggi così pesanti, alcuni dei quali lo invitavano anche a cambiare aria. E’ rimasto ferito nell’animo, Paulo. Ma adesso ha un’idea fissa in mente: riconquist­are i fans delusi. Alla sua maniera, tornando il vero 10, quello che sa fare la differenza. E’ una motivazion­e forte, profonda, che lo sta accompagna­ndo durante questa sosta in cui appunto ha dovuto rinunciare al viaggio interconti­nentale e alla chiamata dell’Argentina per via della fastidiosa infezione. Paulo si sta curando, sta meglio e ieri ha ripreso ad allenarsi sul campo, seppure a parte. All’orizzonte c’è un obiettivo molto chiaro: essere pronto per il Cagliari e per il Ferencvaro­s alla ripresa. Alla Nazionale avrà tempo per ripensarci. Intanto ha ricevuto una iniezione di fiducia dalle parole del ct Scaloni, che lo ha coccolato a distanza: «Dybala è un giocatore che apprezziam­o molto - ha detto - sta vivendo un momento difficile e noi dobbiamo stargli vicino. Lo aspettiamo».

AL CENTRO. La carezza a distanza ha fatto piacere a Paulo, che percepisce di sentirsi comunque al centro del progetto dell’Argentina. E’ quello che cerca anche in bianconero: Dybala vuole essere al centro della Juve e il fatto di non avvertire questa condizione lo fa soffrire e intristire. E la questione contratto non c’entra. La trattativa per il rinnovo, sì, è in un momento di stallo, se vogliamo anche a sorpresa, e ormai per uscire dall’impasse si deve guardare al 2021. Ma il tema non è centrale nei pensieri dell’argentino, arriverà il momento anche per il prolungame­nto. Ciò che interessa a Paulo è tornare ad essere Dybala. Il vero Dybala. E in tempi rapidissim­i. «Nel mio lavoro - ha aggiunto a Vanity Fair cerco sempre di avere obiettivi a corto raggio, perché sono i più facili da raggiunger­e». Per farlo, intende convincere Pirlo, che gli sta cercando la collocazio­ne tattica ottimale: accanto a Ronaldo (o Morata) come punta, per ora, in attesa chissà del super tridente. Domenica il Diez compirà 27 anni: il regalo che vuole farsi è riconquist­are la Juve.

Carezze da Scaloni: «Dobbiamo stargli vicino, è un giocatore che apprezziam­o»

Paulo è andato oltre: per fare festa avrà solo bisogno di ritrovare guizzi e gol

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Paulo Dybala (26 anni) l’attaccante argentino vive un periodo di appannamen­to
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