Corriere dello Sport

Per me l’Italia conta sempre

- di Alberto Polverosi

Ho letto con attenzione il commento del direttore del mio giornale dal titolo “Non è così che si proteggono le nazionali”. Vi sono alcuni passaggi che condivido, come la riforma del calendario per garantire alle nazionali due ampie finestre nella stagione, che così non si spezzerebb­e in tanti segmenti. Ma sulla sostanza, nonostante che la posizione di Ivan sia condivisa da prestigios­a compagnia, no, non sono d’accordo.

Si discute sull’utilità di disputare un’amichevole con l’Estonia in questi tempi di caos, in cui le Asl contano più dei presidenti e degli allenatori. Sul piano tecnico, ogni partita della Nazionale conta, eccome se conta. Quella con l’Estonia, oltre alla questione del ranking, ha permesso di verificare la consistenz­a di cinque debuttanti. La Uefa ha consentito alle nazionali di giocare tre gare all’interno di una finestra, che in questo caso va dal 9 al 18 novembre, come recupero delle amichevoli saltate a marzo. Quindi, se non si fosse giocata Italia-Estonia cosa avrebbe dovuto fare Mancini, rinunciare a una settimana di lavoro a Coverciano? Se invece avesse convocato lo stesso gli azzurri per lunedì scorso, quale sarebbe stata la differenza, pensando al coronaviru­s, fra un allenament­o e un’amichevole, peraltro giocata a Firenze, a due passi da Coverciano? Il disagio sarebbe stato identico e i ragazzi che rappresent­ano il futuro della Nazionale non avrebbero avuto la possibilit­à di debuttare.

La Nazionale è considerat­a da molti (dirigenti in testa) un impiccio. Così ora dovremmo rinunciare alla Nations League (questo non lo scrive il direttore, sia chiaro) e perché allora non rinunciamo alla Coppa Italia? Siamo certi che facendo uscire una squadra dalle zone rosse o arancioni per giocare una partita del quarto turno di Coppa Italia in una zona gialla sia meno rischioso di una trasferta con aereo privato di due nazionali serbi che giocano uno spareggio per Euro 2021? La Rai, che ha i diritti della manifestaz­ione, è stata capace di trasmetter­e solo un paio di gare dell’ultimo turno. La Fiorentina è andata in streaming. No, la Coppa Italia va giocata dall’inizio alla fine perché la Rai paga. E le tv europee non pagano per trasmetter­e la Nations League? Italia-Olanda, come ha ricordato un avveduto collega, ha registrato un ascolto pari a Juventus-Barcellona.

Quanto ai calendari, ora si chiede a gran voce (e con ragione) che la Uefa introduca due finestre per le nazionali, ma ci si dimentica che in Italia si parla della riforma dei campionati da tempo, ben prima della pandemia, eppure siamo ancora a zero perché nessuno vuole perdere lo spazio in Serie A, spazio che troveremmo con la riduzione a un campionato a 18 squadre, spazio che invece si può, più comodament­e, togliere alle nazionali.

Scritto questo, rientro nella cesta. So che la maggioranz­a dei tifosi italiani non la pensa così, ma ringrazio il mio giornale che ospita anche le minoranze tecniche.

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