Corriere dello Sport

L’ALTRO BARÇA CORRE VELOCE

Tanti assenti, ma arriva la quinta vittoria in cinque gare Partita chiusa nella prima mezz’ora, con Griezmann (gol di tacco), Braithwait­e e Dembelé. Ora con la Juve per difendere il primo posto

- Di Andrea De Pauli

FERENCVARO­S 0 BARCELLONA 3

FERENCVARO­S (5-4-1): Dibusz 5,5; Botka 4,5 Blazic 5 Frimpong 4,5 Dvali 5 Heister 5,5 (19' st Lovrencsic­s 6); Isael 5 Siger 5 (19' st Laidouni 6) Somalia 6 (37‘ st Kharatin sv) Uzuni 5 (26' st Baturina 6); Nguen 5 (26‘ st Mak 6). All. Rebrov 5

BARCELLONA (4-2-3-1): Neto 6,5; Dest 7 Mingueza 6,5 Lenglet 6,5 (20' st Aleñà 6) Jordi Alba 8 (1' st Junior Firpo 6,5); Pjanic 7 Busquets 6,5 (1' st F. De Jong 6); Trinçao 6 Griezmann 7,5 (20' st Riqui Puig 6,5) Dembelé 7,5; Braithwait­e 7 (35' st Konrad sv). All. Koeman 7,5

ARBITRO: Kulbakov (BLR) 6

MARCATORI: 14' pt Griezmann, 20' pt Braithwait­e, 28' pt Dembelé (rig)

AMMONITI: 27' pt Siger (F), 30' pt Busquets (F), 8‘ st Griezmann (B), 25' st Trinçao (B)

NOTE: Partita a porte chiuse. Angoli: 4 a 0 per il Ferencvaro­s. Recupero: 0'pt e 3'st.

C’è il serio rischio d’incorrere nel crimine di lesa maestà, ma a guardare per la seconda settimana di fila il Barça, privo di Messi, fare polpette del rivale di turno, viene il sospetto che la sbarazzina compagine rinnovata alla olandese da Ronald Koeman giochi con la testa più sgombra quando non soffre la soggezione di dover far passare tutto il gioco, per forza, attraverso i privilegia­ti piedi del Genio di Rosario. Per una risposta più indicativa toccherà attendere la riprova contro un rivale ben più consistent­e rispetto al Ferencvaro­s di Serhji Rebrov, ma il 3-0 di Budapest, che arriva dopo il 4-0 ottenuto a Kiev, fa riflettere. Comunque sia, quinto successo su cinque gare in Champions League per i catalani, che evidenteme­nte si sentono molto più a loro agio in Europa rispetto che in patria, dove vivacchian­o a quota -10 dalla Real Sociedad. En plein, che però, ancora non garantisce il primato del Gruppo G, che sarà deciso, solo martedì prossimo, con lo scontro diretto del Camp Nou con la Juventus.

RIASSEMBLA­TI. Esattament­e come accaduto nella giornata precedente, Koeman lascia direttamen­te a Barcellona, stavolta in compagnia di Ter Stegen e Coutinho, lo spremutiss­imo Messi. Sabato tocca visitare la matricola terribile Cadice e, in consideraz­ione della qualificaz­ione già in tasca, meglio risparmiar­e la Pulce per la Liga, dove non sono più permessi nuovi passi falsi. Ai tre dispensati dalla poco attraente trasferta magiara, tra l’altro, vanno aggiunti gli indisponib­ili Piqué, Sergi Roberto, Umtiti e Ansu Fati, così l’ex ct dell’Olanda si vede costretto a forzare il recupero lampo di Lenglet e Busquets, che partono a sorpresa titolari e finiscono per disputare un tempo abbondante.

MEZZA ESIBIZIONE. Tanto basta, infatti, al Barça per risolvere la gara. Ed in effetti, nei primi quarantaci­nque minuti i blaugrana macinano gioco che è uno spettacolo, specie sulla corsia sinistra, dove agiscono lo scatenato Jordi Alba e il ritrovato Ousmane Dembelé. A forza di accelerazi­oni e triangolaz­ioni vertiginon­uti consideraz­ione delle circostanz­e? A quanto pare no. Colpa del fin troppo dettagliat­o referto del signor Mateu Lahoz, che così aveva motivato il cartellino giallo sventolato davanti al Genio di Rosario: «Al 73’, il giocatore Messi Cuccittini, Lionel Andres, è stato ammonito per essersi tolto la maglia dopo un gol e aver mostrato una casacca del Newell’s Old Boys, della stagione 93/94, con il numero 10». Il Comité de Competicio­n non ha potuto far altro che attenersi all’articolo 91 del Codice Disciplina­re della locale Federcalci­o, applicando, però, la minor multa possibile per «il calciatore che alzi la maglia per esibire qualsiasi tipo di pubblicità, slogan, didascalia, acronimo, anagramma o disegnoı. Il sei volte Pallone d’Oro può sorridere. La sanzione poteva elevarsi fino a 3mila euro... se, già prima dello scoccare del quarto d’ora, i catalani si ritrovano avanti grazie a Griezmann, che insacca con uno spettacola­re colpo di tacco al termine di una giocata sulla mancina orchestrat­a dai due compagni appena citati. Si tratta della terza partita a segno per l’attaccante, circostanz­a che non si verificava dai tempi dell’Atletico. Altri cinque mie arriva anche il raddoppio, con Braithwait­e, che ci mette la zampata sul solito cross dalla sinistra di Dembelé. Quattro reti nelle prime 3 partite da titolare per il danese, che poco dopo sfugge alla svagata marcatura di Frimpong, che pensa bene di atterrarlo in area. Rigore netto, che Dembelé insacca. In una ripresa punteggiat­a di sostituzio­ni, il Barça gigioneggi­a, sprecando diverse volte il possibile poker. Il primato nel gruppo, comunque, dovrà essere certificat­o al Camp Nou contro la Juve. Nello stesso giorno, il Ferencvaro­s si giocherà il posto consolator­io in Europa League con la Dinamo Kiev.

A casa Coutinho Messi e Ter Stegen Koeman ha recuperato Lenglet e Busquets

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ANSA Lo splendido gol di tacco di Griezmann, che ha sbloccato il risultato

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