Corriere dello Sport

IL BRUGES AVANZA E NON SI ARRENDE

La squadra belga non è mai andata oltre la prima fase Il talento 19enne De Ketelaere prima segna, poi procura il rigore Lo Zenit, sconfitto senza appello, chiude il girone all’ultimo posto

- Di Giorgio Coluccia

BRUGES 3 ZENIT 0

BRUGES (3-5-2): Mignolet 6; Mechele 6,5, Kossounou 6,5, Ricca 6, Mata 6 (47’ st Van der Keybus sv), Dennis 7, Balanta 6,5, Vanaken 7 (42’ st Sobol sv), Vormer 6,5 (43’ Schrijvers sv), De Ketelaere 8; Lang 7 (43’ st Okereke sv).

A disp.: Horvath, Krmencik, Deli, Badji, Van der Brempt. All.: Clement 7.

ZENIT(4-3-3):Kerzhakov5;Sutormin 6, Prokhin 5, Rakitskiy 5 (1’ st Krugovoi 5,5), D. Santos 6; Erokhin 5 (1’ st Ozdoev 6), Barrios 6, Kuzyaev 5 (20’ st Musaev sv); Driussi 4,5 (1’ st Mostovoy 5), Azmoun 6, Malcom 5,5 (29’ st Shamkin sv). A disp.: Vasyutin, Lunev, Zhirkov. All.: Semak 5.

ARBITRO: Gozubuyuk (Ola) 6,5.

MARCATORI: 33’ pt De Ketelaere, 13’ st Vanaken (rig.), 28’ st Lang.

AMMONITI: 21’ st Sutormin (Z), 44’ st Prokhin.

NOTE: recupero pt 1’, st 3’.

Il Bruges rilancia, adesso sogna gli ottavi. L’undici di Clement manda al tappeto il già bastonato Zenit e martedì prossimo si giocherà il tutto per tutto all’Olimpico contro la Lazio. I russi, sconfitti con un netto 3-0, come un anno fa finiscono ultimi nel girone di Champions, costretti alla resa dalla fame dei belgi rampanti, guidati dalla classe straripant­e del diciannove­nne Charles De Ketelaere. Talento freddo e spietato come un veterano nei momenti decisivi. Lo dimostra sul campo, parlano i fatti: un gol e un rigore guadagnato per spaccare in due la partita, ma anche acuti sopraffini e tocchi da predestina­to. Appuntamen­to a Roma per martedì prossimo, sarà un’occasione storica per il Bruges, mai andato oltre la fase a gironi da quando è stata istituita la Champions League. E pensare che prima di ieri sera non aveva vinto nessuna delle ultime dodici partite casalinghe (cinque pareggi e sette sconfitte) nella manifestaz­ione europea più importante, arrivando addirittur­a a un passo dal record negativo della Steaua Bucarest registrato negli anni Novanta.

Poco più di 300 chilometri separano Dortmund da Bruges, la gara giocata al Jan Breydel Stadion non poteva non risentire di quella disputata in Germania, con i giochi per la qualificaz­ione del tutto aperti. I padroni di casa almeno all’inizio davano l’impression­e di sentire l’importanza della posta in palio e gli ospiti di Semak sono partiti meglio. Così bene da trovare il vantaggio al 24’, anche se viziato dal fuorigioco dell’esterno Sutormin, partito davanti a tutti prima di servire un assist al bacio per l’avvoltoio Azmoun, lesto a infilarla in rete. Gioia effimera, il pericolo ha scosso i belgi, troppe volte privi di un riferiment­o offensivo capace di fare la differenza nei momenti cruciali. Gli straordina­ri sono toccati per l’ennesima volta al promettent­e De Ketelaere , classe 2001, abile direttore d’orchestra dai piedi fatati e con un innato senso della posizione. Il ragazzo è già l’incontrast­ato idolo di casa, è nato proprio a Bruges, per l’esattezza a soli cinquecent­o metri dallo stadio, e in città gli hanno dedicato perfino un murales gigante. Al 33’ ecco il colpo da maesa stro, un sinistro al bacio che puniva la respinta corta e approssima­tiva di Prokhin, senza lasciare scampo all’immobile Kerzhakov. Charles De Ketelaere aveva già fatto faville al debutto, proprio in Russia alla prima giornata, diventando - con un pesantissi­mo gol da tre punti al 93’ - il più giovane marcatore di una squadra belga in Champions. Ad appena 19 anni e 224 giorni: lo bene anche l’Atalanta, da tempo sulle sue tracce.

Altro colpo di scena firmato dal ragazzino nella ripresa, al 57’, che ha fatto sparire il pallone per intrufolar­si in area, fino a rimediare l’evidente pestone di Kuzyaev. Nessun dubbio per l’arbitro, rigore indiscutib­ile e trasformaz­ione senza patemi di Vanaken. Mazzata finale per i campioni di Russia. A un quarto d’ora dalla fine è arrivato il sigillo belga firmato Lang, lesto a trasformar­e in oro un assist del solito Emmanuel Dennis. Una sentenza senza appello, il Bruges c’è e ci crede. L’Europa League intanto è assicurata, però la tentazione è un’altra.

Gol annullato ad Azmoun ma la squadra russa non convince mai

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ANSA Charles De Ketelaere festeggia con il compagno Federico Ricca

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