Corriere dello Sport

VIOLA, TI MANCAVA PRANDELLI POSITIVO

Il neo allenatore isolato e squadra di nuovo in bolla dopo due giorni di riposo Il gruppo squadra è risultato negativo Il match col Genoa affidato a Pin

- Di Francesca Bandinelli

Non bastasse la classifica horror, con un vantaggio risicato di appena due punti sul terzultimo posto in classifica (occupato dal Torino), la Fiorentina torna a fare i conti pure con l’incubo Covid. Cesare Prandelli è positivo. Dopo il dazio pesantissi­mo pagato nel primo lockdown, le successive positività riscontrat­e a ridosso della ripartenza del campionato e quelle di questa stagione, ieri è arrivata la nuova tegola. Sì, perché ad essere finito in isolamento è il tecnico subentrato da nemmeno un mese. Complessiv­amente sono, fin qui, almeno una decina i calciatori che, dall’inizio della pandemia, hanno contratto il virus e che sono stati resi noti dai viola: da Vlahovic a Cutrone, da Pezzella a Caceres, da Pulgar a Ghidotti fino a Callejon senza dimenticar­e Venuti, Sottil, oggi al Cagliari, e Agudelo, passato allo Spezia. Più, dalle ultime ore, pure l’allenatore.

SQUADRA IN BOLLA. Poco prima dell’ora di pranzo, ieri, è stato ufficializ­zato il perché della sua assenza al centro sportivo, con la nuova conseguent­e “bolla” attivata da protocollo per tutto il gruppo squadra, che continuerà l’iter previsto dai protocolli sanitari vigenti. I giocatori, a cui erano stati concessi due giorni di riposo dopo il ko di San Siro col Milan, si sono presentati nella serata di lunedì nel quartier generale della Fiorentina per sottoporsi, come da prassi, al giro di tamponi in vista della ripresa dell’attività sportiva. Da qui è emersa la positività.

NUOVI TEST. L’ex Ct, intanto, sarà sostituito dal suo vice, Gabriele Pin che già ieri ha diretto l’allenament­o, non prima del nuovo ciclo di test di controllo a cui si sono sottoposti tutti per scongiurar­e ulteriori positività. I risultati sono arrivati in serata: tutti negativi. Solo dopo si potrà tirare un sospiro di sollievo. Immediati sono stati i messaggi di vicinanza arrivati al tecnico con tutti i mezzi possibili, compreso il tweet del sindaco di Firenze Dario Nardella. «Auguro una pronta guarigione al nostro allenatore Prandelli. La battaglia contro il Covid è ancora dura, ma la vinceremo tutti insieme. Caro Cesare,

Firenze è con te».

PRONTO PIN. Pin è pronto a farne le veci in vista della gara di lunedì col Genoa, di cui è stato secondo nella stagione 2018/19, quando Cesare subentrò a Juric (che a sua volta aveva sostituito Ballardini). A Firenze, era già successo nel campionato 2007/08, in una circostanz­a drammatica, nei giorni che precedette­ro la scomparsa della moglie del tecnico viola, la signora Manuela. C’era Pin in panchina a Reggio Calabria il 25 novembre, il giorno prima quel maledetto giorno che legò in maniera ancora più indissolub­ile la città di Firenze a Cesare Prandelli e c’era sempre lui in Grecia, in occasione della gara contro l’AEK Atene subito dopo i funerali della donna a cui partecipò tutta la squadra. Come un fratello, il vice di Prandelli non teme nel raccoglier­e il guanto di sfida. Potrà cambiare il metodo, in collegamen­to diretto come già il Ct dell’Italia Mancini ha dimostrato essere possibile fare, ma non la sostanza: il feeling tra i due è totale, la scossa arriverà comunque. Anche perché non si potrà sbagliare nulla, né nella gestione degli uomini né tantomeno sotto il profilo del risultato. La vittoria in campionato manca da oltre un mese: c’è da invertire il trend quanto prima, per di più in quello che si profila a tutti gli effetti come uno scontro salvezza già alla decima giornata. I viola non aspettano altro, anche per scrollarsi di dosso tutte le tossine possibili.

Club tra i più colpiti dalla pandemia: almeno una decina i contagiati totali

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ANSA Cesare Prandelli 63 anni tecnico viola dal 9 novembre scorso
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