Corriere dello Sport

Sabatini-Hickey, la linea rossoblù

MENTE E BRACCIO DELLA SQUADRA PER IL FUTURO

- Di Giorgio Burreddu

Walter Sabatini bisogna pungolarlo, tenerlo sempre attivo. Capita al momento giusto la sfida contro l’Inter, allora. «Giochiamo molto volentieri questa partita, ci stimola molto». Intervento ieri a Sky Sport, il direttore tecnico del Bologna è pronto, prontissim­o per la sfida di San Siro contro i nerazzurri. Non sarà facile, lo sa anche lui. «Stimiamo l'Inter che martedì sera ha rivoltato un pronostico in Champions. Hanno il morale alto ma noi siamo fiduciosi perché non abbiamo complessi né paure. E' un pregio di Mihajlovic, le nostre prestazion­i sono sempre positive. Vogliamo giocare la partita con orgoglio e tenacia, siamo molto ottimisti».

PUNTI. Bisogna stare allegri, le due vittorie di fila contro Samp e Crotone non hanno riportato il sereno in casa Bologna: hanno ridato luce ai sogni. Ieri mattina Mihajlovic è uscito a correre nonostante la neve, e questo la dice lunga sulla volontà del tecnico rossoblù. Un carattere che si rispecchia nella squadra. Segno che la voglia di arrivare lontano è tanta. Sabatini non smorza, ma nemmeno alimenta facili entusiasmi: «Io non rivisito mai la storia del calcio ma è vero che con un minimo di attenzione in più potevamo avere qualche punto in più ma quelli che non abbiamo fatto li faremo. Siamo una squadra giovane ma sono tutti votati alla causa e sono assolutame­nte ottimista».

SORPRESA. Giovani che il direttore tecnico è andato a pescare, insieme al ds Bigon, per costruire un Bologna di qualità. Uno di questi è ovviamente Aaron Hickey. Il terzino scozzese ieri è intervenut­o alla tv del suo Paese. «A livello calcistico è tutto davvero fantastico: ogni giorno il mister e lo staff del Bologna mi danno consigli e mi insegnano cose nuove, specialmen­te su come muovermi al meglio nel ruolo di terzino sinistro. Tutti all’interno del club sono magnifici con me». Il ragazzino sta andando forte, lo ha lanciato Mihajlovic. Ma lui non se lo aspettava. «Non di farlo così tanto fin da subito - ha commentato ancora -, ma bisogna ammettere che ho avuto un po’ di fortuna perché Dijks, che è davvero un grande giocatore, prima è stato espulso contro il Milan e poi ha rimediato un infortunio serio, quindi nelle partite seguenti ho trovato più spazio».

EMOZIONI. Poi Hickey ha raccontato l’emozione della sfida della sua Scozia per la qualificaz­ione all’Europeo. «Ho guardato la partita decisiva insieme a mio padre, eravamo agitatissi­mi, la qualificaz­ione all’Europeo è stata una conquista incredibil­e. Il giorno dopo dovevo svolgere alcune terapie per un piccolo infortunio muscolare, il fisioterap­ista non parla molto l’inglese ma mi ha accolto gridando “Scotland!“. La convocazio­ne? L’unica cosa da fare adesso è continuare a lavorare a testa bassa, poi deciderà il ct Steve Clarke».

Il dt: «Contro l’Inter senza complessi» Lo scozzese: «Qui è tutto fantastico»

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LAPRESSE Aaron Hickey, 18 anni, difensore del Bologna e dell’U21 scozzese
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