Corriere dello Sport

Schouten sogna il bis alla Scala Per il Bologna è insostitui­bile

Lo scorso anno fu fra i protagonis­ti della vittoria dei rossoblù contro l’Inter: Sinisa a lui non rinuncia

- Di Dario Cervellati

Sabato sera a San Siro è atteso da una prova di maturità. L’ennesima della sua giovane carriera. Ma Jerdy Schouten è pronto, non ha paura. Gli avversari li rispetta tutti, ma non si fa mai intimorire. E così cercherà di farsi valere anche contro Vidal e compagni. D’altra parte alla Scala del calcio ci ha già vinto, prendendos­i, con merito lo scalpo del centrocamp­o dell’Inter di Conte, giusto la scorsa stagione. Nella rimonta vittoriosa sui nerazzurri ci fu il suo importante zampino. Non nella lista dei marcatori. A far gol ci pensarono i due Musa, Barrow e Juwara. Ma il centrocamp­ista olandese fronteggiò Eriksen, Gagliardin­i e Brozovic come un veterano. Nonostante l’espulsione del compagno Soriano, riuscì a non andare mai in affanno ed anzi a dare sempre solidità al suo reparto. Mitigò l’inferiorit­à numerica dimostrand­o quel sangue freddo che piace a Mihajlovic. Il tecnico serbo ci aveva messo qualche tempo a concedergl­i fiducia. Per l’esordio in serie A Jerdy dovette aspettare la settima giornata dello scorso campionato quando fu mandato in campo negli ultimi minuti del match contro la Lazio.

IMPRESCIND­IBILE. Ma piano piano ha trovato confidenza con il campionato italiano, fino a diventare uno degli indispensa­bili del Bologna. La scorsa stagione raccolse 13 presenze da titolare e 6 da subentrant­e. Quest’anno Sinisa non ha mai rinunciato a lui. Se non fosse stato per un problema di crampi, accusati a Genova contro la Sampdoria, il 23enne olandese non avrebbe saltato nemmeno un minuto di gioco in questo campionato. È sempre stato titolare nelle prime nove giornate e lo sarà anche nella decima. Nell’undici di partenza lui c’è sempre. Cambia solo chi gli gioca al fianco. Anche i tifosi hanno imparato ad apprezzarl­o: a novembre lo hanno eletto come miglior giocatore dell’intero mese, preferendo­lo anche a Soriano. Schouten di seguaci comincia ad averne molti. Uno dei primi fu Van der Vaart che avrebbe voluto vederlo giocare nel Feyenoord o nell’Ajax. Ma anche Walter Sabatini non lesinò compliment­i al 23enne quando lo definì subito un Signore del centrocamp­o. Lo fece nel momento meno facile per Jerdy con la maglia del Bologna. Non tutti erano convinti dalle parole del dirigente, ma presto lo sarebbero diventati. Con una maggiore esperienza accumulata Schouten è diventato il fulcro del centrocamp­o del Bologna. E sabato sera contro l’Inter avrà l’occasione per dimostrare ancora di esserlo. La voglia non gli mancherà. Anche perché chi lo conosce bene sa che quando il suo Bologna perde è bene non parlargli per diverse ore.

ACCELERAZI­ONE. Intanto il recupero di Andreas Skov Olsen procede bene. Ieri il danese ha lavorato per buona parte insieme ai compagni. Mihajlovic non gli ha risparmiat­o nemmeno la partitella in famiglia a ranghi ridotti. E così a nemmeno un mese dall’operazione di vertebropl­astica potrebbe tornare ad essere nella lista dei convocati. Alla spedizione di Milano contro l’Inter potrebbe dunque partecipar­e anche lui.

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ANSA Jerdy Schouten, 23 anni, in lotta con Pedro Pereira del Crotone
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