Palermo all’ultimo respiro Viterbese, doccia gelata
Lucca apre e chiude al 91’ la gara dei rosanero costretti a rincorrere i laziali che segnano tre reti in 17’
Pareggio scoppiettante, in una partita incendiatasi improvvisamente. La Viterbese arrivata al Barbera come peggior attacco del girone, dopo 60' disputati tutti dietro la linea della palla, ne segna tre in 17', punendo la presunzione del Palermo. Così è toccato ai rosanero rimontare per due volte, strappando un punticino nel recupero.
SFIDE AEREE. Il Palermo contesta un arbitraggio debole: ai rosa mancano due rigori, troppo gioco spezzettato permesso dal direttore di gara. Ma restano le gravi amnesie difensive e anche un atteggiamento lezioso mostrato dai rosa una volta in vantaggio, leggasi i palloni persi in occasione del pari e della punizione del terzo gol ospite. Dopo un'ora di dominio con due pali (Silipo e Saraniti) e una ordinata difesa dei laziali, paga la scelta di puntare sul doppio ariete: Boscaglia affianca il ventenne Lucca a Saraniti e il nuovo entrato va subito in rete su assist di Almici (ko qualche minuto dopo per una brutta distorsione). Il Palermo si distrae, la Viterbese ha un sussulto e sale in cattedra Bensaja (tre assist): sul primo, un rimpallo fra Almici e Simonelli sorprende Pelagotti, 2' dopo la difesa rosa è presa in velocità da Tounkara e la gara è ribaltata. La riacciuffa Saraniti
su cross dalla sinistra di Floriano, ma nella sfida ad alta quota s'inserisce il gigante Mbendè che segna il suo primo gol in Italia staccando su calcio piazzato ancora di Bensaja. Il Palermo torna all'assalto e Lucca, imbeccato da Marconi e sempre di testa, piazza il 3-3 finale al 91'.