«L’Italia regina del Motorsport»
IL MONDIALE SI CHIUDE A MONZA
Più che a Monza sembra di essere catapultati a gennaio sulle strade del Rally di Montecarlo. Già, perché ci sono il freddo, il ghiaccio e addirittura la neve. Le premesse sono quindi delle migliori per l’atto conclusivo del Mondiale WRC, che domenica decreterà il vincitore di questa stagione. Un finale che si preannuncia a dir poco incandescente con ben quattro piloti in lotta per il titolo, ovvero Evans, Ogier, Neuville e Tanak. E allora non resta che mettersi comodi e godersi lo spettacolo con il sipario che si alzerà oggi alle 14.08 con il via della prima prova speciale in Autodromo.
UNICA E SPECIALE. A fare da antipasto al round tricolore è stata la conferenza stampa della vigilia, che ha visto Jean Todt mandare un video messaggio alla macchina organizzativa e ai tanti appassionati: «Penso che l’Italia abbia fatto qualcosa di unico e speciale ad accogliere un secondo round del Mondiale Rally dopo quello in Sardegna – ha dichiarato – Questo è un risultato significativo, ma al tempo stesso una grande opportunità. Quello di Monza sarà infatti un weekend storico con un format inedito».
Perché la gara vedrà i piloti impegnati sulla pista dell’Autodromo, così come sulle strade all’interno del parco fino ad arrivare a quelle della Bergamasca con le speciali di Selvino e Costa Valle Magna, quest’ultime in programma sabato. Il piatto è quindi ricco, tanto che Angelo Sticchi Damiani ha mostrato la propria soddisfazione: «Questo 2020 è stato un anno complicato per tutti noi – ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia – L’ACI ha messo però in campo tutte le forze necessarie per ottenere questo evento nel rispetto della sicurezza. Come tutti sanno Monza è il tempio della velocità, un’icona del Motorsport e noi non possiamo che essere orgogliosi di accogliere il Mondiale Rally».
Sticchi Damiani svela poi un retroscena: «Todt mi ha detto che l’Italia entrerà nella storia dopo quest’anno (tre GP di Formula 1 e due gare iridate rally, tra le altre attività, ndr). Non so se sia così, ma di sicuro abbiamo la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per il nostro Paese. Dispiace non avere con noi i tantissimi appassionati, ma siamo di fronte a una pandemia e la tutela della salute rappresenta la priorità».
NON SOLO CORSA. A Monza i riflettori saranno puntati sulla sfida iridata ma anche sul debutto di Franco Morbidelli, al via con una Hyundai i20 R5, con il precedente celebre di Valentino Rossi nel 2002 (cui seguirono due gare mondiali nel 2006 e 2008). In azione anche Rachele Somaschini, che sostiene il progetto #CorrerePerUnRespiro, destinato alla sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca sulla fibrosi cistica, da cui Rachele è affetta dalla nascita.
Sticchi Damiani «Cinque eventi mondiali, anche Todt si è complimentato»