Corriere dello Sport

Arriva il Dpcm: divieto di mobilità e non si scia

Azzolina: «Riapertura graduale delle scuole». Feste col coprifuoco

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Comuni chiusi, coprifuoco e niente sci. Riapertura graduale della scuola. Allerta massima per Natale e Capodanno. Sta per arrivare il nuovo Dpcm con le misure che scandirann­o le festività valide fino all’Epifania.

COPRIFUOCO. Resta il divieto di circolazio­ne dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Il limite varrà anche per Natale, Santo Stefano e a Capodanno. Per questo motivo le messe della vigilia dovranno essere anticipate per permettere ai fedeli di ritornare a casa allo scoccare del coprifuoco.

MOBILITÀ. Dal 21 dicembre non ci si potrà più spostare neppure tra regioni gialle. Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza e/o di domicilio, inoltre forse per ricongiung­imenti familiari specie nel caso di anziani soli da raggiunger­e. Restano le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. L’ampiezza delle deroghe è in discussion­e in queste ore nel governo. Un nodo da sciogliere è quello delle seconde case, se permettere di andarci o meno. E’ la novità che potrebbe arrivare tra le restrizion­i previste: il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio potrebbe essere proibito spostarsi dal Comune nel quale ci si trova, che sia quello di residenza, domicilio o meno.

QUARANTENA. La misura, che dovrebbe essere valida dal 20 dicembre, è pensata soprattutt­o per chi intenda andare a sciare in Svizzera - che ha tenuto le piste aperte - o in Paesi dell’Unione europea, come Slovenia e Austria, con quest’ultimo paese che ha annunciato di aprire le piste solo ai residenti.

RISTORANTI. Si potrà pranzare al ristorante il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l’Epifania. La sera invece resteranno chiusi visto in vigore il coprifuoco.

NEGOZI E OUTLET. I negozi dovrebbero restare aperti nei giorni delle festività per lo shopping fino alle 21. I centri commercial­i saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie.

IMPIANTI SCI. E’ uno dei punti fermi a poche ore dalla definizion­e del Dpcm: gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembrame­nti. Aperti invece gli alberghi di montagna, ma chiusi i ristoranti all’interno.

RIDUZIONE DAD. Diminuire la percentual­e di studenti che fanno lezione a distanza. La scuola nel suo complesso dovrebbe comunque riaprire dopo la Befana. «Stabilirem­o misure per un graduale rientro», ha sottolinea­to la ministra Azzolina. «Mi piace molto la definizion­e di generazion­e fortissima’che la Senatrice Liliana Segre ha utilizzato per descrivere voi giovani. Siete una generazion­e che sta affrontand­o sacrifici notevoli a causa dell’emergenza sanitaria e dobbiamo riconoscer­velo - ha aggiunto - Abbiamo garantito investimen­ti struttural­i che rimarranno nel patrimonio dei nostri istituti. Così come faremo in modo che la scuola abbia un ruolo importante nell’ambito del Recovery Fund».

ITALIA A TRE COLORI. Confermato il sistema delle fasce, rossa, arancione e gialla. L’obiettivo è portare entro metà dicembre tutto il Paese in fascia gialla.

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LAPRESSE ANSA A Roma via del Corso deserta e a Londra fine del lockdown

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